Recco – Scuole chiuse per lo stato di allerta arancione diramato dalla protezione civile regionale su previsioni Arpal.
Il sindaco Carlo Gandolfo ha riunito ieri pomeriggio il Coc (Centro Operativo Comunale) per programmare, in collaborazione con il consigliere delegato alla protezione civile Chicca Zanzi, le azioni previste dal Piano Comunale di Emergenza per la gestione del rischio meteo-idrogeologico e annuncia che, nel corso dell’allerta arancione, le pattuglie di Polizia locale e le squadre dei volontari di protezione civile monitoreranno il territorio e saranno in costante collegamento con la sala operativa, allestita presso il comune.
L’ordinanza predisposta dal sindaco prevede quanto segue per tutta la durata dell’allerta arancione:

1) La chiusura e la sospensione di ogni attività nelle seguenti scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale sia pubbliche che private ivi compresi i corsi di recupero o similari (pubbliche: Istituto Comprensivo Avegno-Camogli-Recco-Uscio, Istituto per l’Istruzione superiore “Nicoloso da Recco”) (private: Asilo nido “Il Giardino dei Girasoli”, Scuola dell’Infanzia ex “Sacro Cuore”, Asilo nido e scuola dell’Infanzia “Ente Morale Associativo G. Speroni”).

2) L’interdizione di tutte le attività presso le seguenti strutture: Biblioteca comunale di via Ippolito D’Aste, palestra pubblica di via Marconi, palestra pubblica di via Vastato e locali attigui in uso alla Filarmonica “G.Rossini”, palestra pubblica di via Marconi c/o Liceo, palestra judo Piazzale Olimpia, Cimiteri comunali, al di fuori delle attività di inumazione/tumulazione già programmate, Centri anziani di via del Parco e di Polanesi; Bocciofila di via Roma, Campo sportivo di san Rocco, Campo da rugby in via Doria, Associazione combattenti c/o via Milano, Campi da Tennis di Piazzale Olimpia.

3) sono interdette le manifestazioni ludiche e/o sportive che si svolgono all’aperto o in aree private che comunque prevedano un considerevole afflusso di persone;

4) è vietata ogni attività nautica;

5) è vietato l’accesso agli arenili, moli e scogliere; è fatto obbligo ai concessionari di mettere in sicurezza natanti, beni ed altro al fine di impedire il verificarsi di danni a cose e/o persone.