Genova – Detenuti impegnati nella pulizia di giardini pubblici e parchi cittadini o nelle riparazioni di panchine e attrezzature presenti nelle aree frequentate dalla popolazione.
Sono una decina gli uomini condannati a scontare pene per reati non particolarmente gravi che hanno chiesto volontariamente di far parte del progetto che prevede l’impegno dei detenuti nei progetti di lavori socialmente utili in città.
Persone che entrano a far parte di un progetto di recupero che passa anche attraverso l’impegno sotto forma di ore di lavoro, nei confronti della società.

Presto arriverà anche un contingente di donne detenute, provenienti dal carcere di Pontedecimo ed anche loro puliranno parchi e giardini, taglieranno erbacce ed elimineranno foglie secche e spazzatura abbandonata nelle aree destinate ai frequentatori.

Per specifica scelta si è pensato di non rendere identificabili i volontari e di impegnare nella sorveglianza solo agenti della polizia penitenziaria “in borghese” e senza alcun elemento distintivo riconoscibile.

Attraverso il lavoro per la collettività i detenuti potranno dimostrare il loro impegno e la loro volontà di reinserimento e potranno essere avviati a specifici progetti che prevedono anche riduzione del regime carcerario e progetti di lavoro per un graduale reinserimento.
Esperienze di questo tipo, condotte in altri Paesi, hanno dimostrato che il tasso di recidiva – con le persone che tornano in carcere dopo aver commesso nuovi reati – si abbassa drasticamente.