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Genova – Bocciatura senza appello, da parte del presidente dell’Autorità Nazionale anti Corruzione, Francesco Merloni, per il cosiddetto “Modello Genova” citato più volte dalla politica quale “esempio” da seguire per il nuovo Decreto “Semplificazioni”.

“Per superare la crisi – scrive Merloni nella relazione annuale di ANAC – sembrano riaffacciarsi in questi giorni ipotesi rischiose come quelle di un largo utilizzo dei “super-commissari”, del “modello Genova” per alcuni appalti sopra soglia, con amplissime deroghe (a accezione delle norme penali e di quelle antimafia), e l’affidamento diretto fino a 150mila euro senza alcuna consultazione delle imprese”.

Un pericolo tutt’altro che da sottovalutare visto che, tra il 2014 e il 2019 l’Authority che indaga sulla Corruzione ha chiesto e ottenuto il commissariamento di ben 44 appalti per vicende legate a violazione delle normative.
In questi giorni a Roma si discute del decreto che dovrebbe semplificare l’apertura di cantieri e lavori. Il rischio che per velocizzare si eliminino le procedure di controllo o che si concentri il potere nelle mani di poche o pochissime persone è forte.

“Ben vengano tutte le semplificazioni per aiutare amministrazioni e imprese, ma non è togliendo le regole che il sistema funziona meglio; al contrario, le deroghe indiscriminate creano confusione, i rup e le imprese non hanno punti di riferimento e si rischia di favorire la corruzione e la paralisi amministrativa”, ha concluso Merloni.