manifestazione coronavirus Genova

Genova – Lanci di petardi e bombe carta, bottigliate alle auto della polizia locale e aggressione ai danni di un cronista in collegamento Facebook per raccontare quanto stava avvenendo. Si surriscalda la protesta contro i provvedimenti di coprifuoco varati da Regione Liguria e Comune di Genova dopo la decisione del Governo di chiudere i locali pubblici dopo le 18 e completamente palestre, Teatri e Cinema.

Dopo la manifestazione del tutto pacifica e ben gestita dalle forze dell’ordine questa mattina, sempre in piazza De Ferrari, questa sera, intorno alle 18, nuovi gruppi di persone si sono riversate nella piazza di fronte alla Regione Liguria e sin da subito si è capito che l’atmosfera era decisamente diversa da quella di qualche ora prima.

Volti travisati (e non dalle mascherine), abiti scuri, caschi da moto e nervosismo di fronte alle telecamere che hanno iniziato a documentare la protesta come sempre fanno.
Un cronista impegnato in una diretta Facebook è stato minacciato e spintonato e poco dopo, all’arrivo del Sindaco Marco Bucci, un rimprovero ai presenti che non indossavano la mascherina ha provocato un innalzamento della tensione sfociato con lancio di petardi e bombe carta ma anche di bottiglie di vetro all’indirizzo delle auto della polizia locale chiamate a “fare controlli”.
Solo l’ottima gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine, nell’ormai consueta “presenza discreta”, ha evitato lo scontro di piazza e i facinorosi sono stati in breve isolati e allontanati.
Una protesta democratica e del tutto lecita ha rischiato di degenerare negli episodi di violenza registrati in altre piazze d’Italia.