gattile quarto cimitero garibaldino

Genova – L’ex cimitero garibaldino di Quarto dei Mille verrà trasformato in un parcheggio di interscambio al servizio della locale stazione ferroviaria.
Il tam tam si è già diffuso tra i residenti della zona, che hanno notato uno strano via vai di camion nell’area, ed ha suscitato la reazione stupita e anche contrariata di chi si aspettava maggiore riguardi per le vestigia di un passato celebrato a parole ed un pò meno nei fatti concreti.

Lo spazio, proprio a ridosso della strada che scorre lungo il mare, ospitava sino a qualche anno fa il Gattile e, ancora prima, secondo la tradizione popolare, un piccolo cimitero che accoglieva le salme dei garibaldini che proprio a poca distanza si imbarcarono per la celebre impresa iniziata il 5 maggio.
L’area, chiusa da un enorme cancello in metallo che impedisce lo sguardo ai curiosi, è oggetto di contenziosi e dispute da decenni e i residenti della zona che vantano qualche primavera in più raccontano di battaglie giudiziarie per “conquistare” gli spazi che fanno gola a molti interessi.

Di certo il Gattile, ultima realtà presente nell’area sino a pochi anni fa, è stato smantellato e le centinaia di felini che lo abitavano sono stati trasferiti altrove.
Qualcosa all’interno dell’area sta avvenendo perché i camion si alternano con una certa frequenza e dall’interno si possono sentire rumori di una qualche lavorazione.

Le ultime voci darebbero per avviata l’operazione di sgombero degli ultimi detriti e oggetti abbandonati all’interno. L’ultimo “residente”, un senza fissa dimora che aveva costruito una casupola in cui viveva (e che aveva sollevato un vespaio grazie ad una fantasiosa ricostruzione circa una presunta “casa costruita con le lapidi”) è stato allontanato da tempo e i camion sembra portino via per lo più cianfrusaglie e detriti abbandonati per decenni negli spazi occultati dalla vegetazione rigogliosa.

Resta la questione del cimitero garibaldino visto che sembra che nell’area stia per essere costruito un parcheggio di interscambio al servizio della locale stazione.
La sua presenza viene data per certa dagli anziani che frequentano la zona e la tradizione popolare troverebbe alcuni riscontri in documenti storici conservati in Comune.
Come mai, dunque, un’area che dovrebbe essere trattata con ogni riguardo, ospitando (o avendo ospitato le salme dei Garibaldini, viene trasformata in parcheggio?

Ci si augura che, prima di avviare scavi e lavori con pale meccaniche e grandi utensili si disponga una verifica puntuale del reale contenuto dell’area.
Un sopralluogo di esperti, magari documentato “per trasparenza” dai Media, a garanzia di tutti i Cittadini che hanno a cuore il ricordo di Garibaldi e dei Mille che si imbarcarono pochi metri più in là per unire l’Italia.