Savona – Percepivano il bonus spesa Covid-19 senza averne diritto le 137 persone multate dagli uomini della Guardia di Finanza nella provincia di Savona.

I controlli effettuati dai Militari del Comando Provinciale di Savona hanno permesso di scoprire i soggetti che avevano ottenuto indebitamente il beneficio, dichiarando di trovarsi in condizioni di difficoltà economica, con indigenze tali da non consentire nemmeno la spesa minima con generi di prima necessità.

Le istanze acquisite, esaminate dagli uomini delle Fiamme Gialle, hanno permesso di scoprire che uno o più componenti dei nuclei familiari monitorati erano già beneficiari del reddito di cittadinanza o altre prestazioni sociali agevolate, oppure avevano omesso di dichiarare il proprio patrimonio.

In alcuni casi, è stato alterato lo stato di famiglia indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.

In due casi, i richiedenti del bonus spesa, entrambi italiani, avevano già beneficiato del reddito di cittadinanza per una somma rispettivamente di 1000 e 800 euro.

In un altro caso, una donna sempre di nazionalità italiana, negli ultimi due anni aveva già ricevuto dallo Stato, a titolo di indennità di disoccupazione, somme per un ammontare complessivo di 37mila euro.

Tra le irregolarità maggiormente riscontrate  c’è la mancata indicazione delle proprietà immobiliari, dei conti correnti e relativa consistenza, alterando di fatto la reale condizione economica del nucleo familiare che appariva svantaggiato.

Ai 137 multati è stata contestata l’indebita percezione di erogazioni pubbliche, che prevede una sanzione amministrativa da un minimo di € 5.164 ad un massimo di € 25.822, ma comunque non superiore al triplo del beneficio conseguito. 

I trasgressori sono stati inoltre segnalati agli Enti Comunali erogatori, per il recupero delle somme  indebitamente percepite. 

E’ in corso di valutazione anche la posizione per danno erariale, in particolare dei responsabili di un Ente Territoriale dell’entroterra Savonese, per aver autorizzato la concessione dei buoni spesa agli istanti, anche se in presenza di domande incomplete o, addirittura, in bianco.

In merito è stata notiziata  la Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale per la Liguria della Corte dei Conti di Genova, per un danno erariale quantificato, nello specifico, per oltre € 30.000, pari al totale  complessivo delle indebite erogazioni concesse.