Villa Doria PegliGenova – Due bambini aggrediti e morsicati da un cane pastore belga all’interno dei giardini di villa Doria, a Pegli.
E’ successo ieri mattina, intorno alle 12 e il padrone si è dileguato invece di prestare soccorso ai bambini ma è stato identificato e denunciato.

Brutta avventura per due bambini, il più grande di 5 anni, che sono stati aggrediti e morsicati, con ferite che hanno dovuto far curare in ospedale, da un cane lasciato libero come sempre più spesso accade nei parchi e nei giardini pubblici dove è obbligatorio condurre gli animali rigorosamente al guinzaglio e, nel caso di animali mordaci, anche con la museruola.
Solo la fortuna ha voluto che la situazione non degenerasse dopo che il cane, un pastore belga malinois, si è avventato contro il primo bimbo ferendolo ad una gamba con un morso che è stato curato con alcuni punti di sutura.
Mentre i genitori tentavano di difendere e rassicurare il piccolo, il cane si è avventato anche contro l’altro bambino, più piccolo, che se l’è cavata con un morso alle natiche che ha lasciato segni ma non ferite.
Nel panico generale e tra le grida dei presenti, il proprietario del cane si è dileguato evitando di farsi identificare ma, soprattutto, di prestare soccorso ai bambini.
L’uomo è stato poi identificato e denunciato e dovrà rispondere di diverse violazioni ma, soprattutto, dovrà risarcire di tasca propria tutte le lesioni, le cure e i traumi provocati ai due bambini aggrediti.

L’episodio ha riportato di attualità le denunce dei tanti genitori che frequentano parchi e giardini dove incivili continuano a far circolare i propri animali senza il guinzaglio obbligatorio. Un comportamento pericoloso come dimostrano gli episodi di cronaca che si ripetono con sempre più allarmante frequenza.
Il numero dei cani posseduti dai genovesi è in costante aumento e con essi la maleducazione e il poco rispetto delle regole.
Gli stessi proprietari dei cani che si comportano secondo le regole, invocano il pugno di ferro e l’intensificazione dei controlli nei parchi e nei giardini per sanzionare duramente chi pensa di potersi far gioco delle normative.

Da più parti si chiede tolleranza zero per padroni senza rispetto per il prossimo che non raccolgono le deiezioni del proprio animale, lo fanno sporcare nei prati dove giocano i bambini o, come in questo caso, non li tengono al guinzaglio e si “giustificano” con ridicole spiegazioni come “è buono” o “non è pericoloso.

Controlli a raffica vengono chiesti dai genitori dei bambini che frequentano i parchi cittadini ma anche da chi vuole trascorrere il tempo libero senza essere terrorizzato da animali anche di grossa taglia o di razze potenzialmente molto pericolose, abbandonati a loro stessi da proprietari che dovrebbero sostenere – come più volte si è chiesto – un esame prima di poter acquistare determinati tipi di cane o essere obbligati a frequentare i tanti corsi di addestramento e per importare a comportarsi in modo corretto con il proprio animale.
Molto spesso infatti, a rendere aggressivi gli animali non è la loro “razza” ma l’incapacità dei proprietari di gestirli con efficacia.