incidenti incrocio corso Sardegna - CasoniGenova – Ancora indagini sulla tragica morte del ragazzo di 22 anni travolto e ucciso da un motociclista in via Casoni, nel quartiere di San Fruttuoso. Mentre si attendono i risultati delle analisi sul conducente del mezzo, esami effettuati in ogni incidente di questo tipo, divampano le polemiche su attraversamenti stradali poco illuminati e forte velocità ad incroci non presidiati dalla polizia locale nonostante l’intensità del traffico e il forte rischio di incidenti.

Il presidente del Municipio Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante, punta il dito contro il Comune e ricorda che già alcuni anni fa l’incrocio dove è avvenuto l’incidente è stato segnalato al sindaco, agli assessori competenti come “pericoloso” chiedendo misure straordinarie come la maggiore illuminazione – con sistemi adottati in alcune vie di Carignano, Castelletto e, solo dopo le insistenze del Municipio, a Marassi.
La discussione è rovente anche sui social dove si sottolinea il continuo e crescente ricorso a telecamere e sistemi di “punizione” invece di puntare sulla prevenzione rappresentata dalla presenza fisica degli agenti della polizia locale in quegli incroci dove si registrano più incidenti.

Un utilizzo certamente meno “proficuo” per le casse del Comune ma che certamente avrebbe un effetto più efficace sulla prevenzione degli incidenti poiché la presenza delle divise (con annesso rischio di sanzione) eviterebbe preventivamente l’infrazione invece di punirla dopo, quando il problema si è già posto e il pericolo è stato corso.
L’assunzione di un numero considerevole di nuovi agenti, inoltre, dovrebbe aver colmato tutti i “buchi” di personale che si lamentavano prima della cospicua ondata di assunzioni disposta dall’attuale amministrazione comunale.

Qualcuno si domanda anche perché, in presenza di tecnologie in grado di farlo, non si costruiscano direttamente mezzi dotati di sistemi “limitanti” che impediscano fisicamente di superare la velocità massima su strade ed autostrade.
Un sistema efficace, calibrabile e definitivo che impedirebbe all’origine ogni illecito e la necessità di sanzionare.