Genova – Un’officina abusiva è stata scoperta e sequestrata dagli agenti della Polizia Locale in via del Commercio, a Nervi.

Gli agenti del Reparto Sicurezza Urbana, durante i controlli del territorio compiuti quotidianamente, lunedì scorso hanno sentito un forte odore di vernice e si sono mossi per scoprire da dove provenisse.

Hanno quindi trovato i locali con all’interno un uomo di 66 anni, genovesi, intento a riparare  quella che sembrava essere una scatola dello sterzo di un’auto.

Poco distante si trovava una seconda auto, in parte smontata, e schermata per la verniciatura mentre accanto sono stati individuati gli strumenti per completare la verniciatura della carrozzeria.

Sparsi per il locale, anche una quarantina di pneumatici in disuso, ma anche attrezzature professionali come un paranco solleva-motori, parti di ricambio per i veicoli e materiale vario per la manutenzione.

Osservando gli spazi dell’officina, gli agenti hanno notato la presenza di altri mezzi: ancora un’automobile e quattro motocicli.

Insospettiti anche dal numero elevato di veicoli, hanno chiesto all’uomo se fosse in possesso delle autorizzazioni per condurre l’attività, soprattutto, quelle inerenti alle normative di tutela ambientale.

Il meccanico, per tutta risposta, ha indicato il nome di una ditta a cui, a detta sua, si sarebbe rivolto per lo smaltimento di rifiuti pericolosi. 

Il giorno successivo, gli operatori del RSU si sono attivati per accertare la questione e raccogliere tutta la documentazione che attestasse il possesso delle autorizzazioni da parte del 66enne.

Quest’ultimo però, contattato telefonicamente di prima mattina, ha detto di essere ricoverato all’ospedale San Martino per un malore, fatto confermato dal personale dell’ospedale.

L’uomo ha fornito il contatto del suo legale di fiducia, che però si trovava fuori città.

Nel mentre, gli agenti hanno proseguito le verifiche presso gli uffici della Direzione Ambiente del Comune di Genova: è emerso che all’uomo non era stata rilasciata alcuna comunicazione di igiene industriale per l’insediamento dell’attività, né aveva ricevuto la  Autorizzazione Unica Ambientale.

Gli operatori hanno contestualmente contattato la ditta indicata dall’uomo: il direttore, però, ha risposto di non avere contatti con lui dal 2019.

L’uomo non è risultato iscritto alla Camera di Commercio, né è titolare di partita Iva. A quel punto, il quadro era chiaro: l’officina era completamente abusiva. 

Gli agenti del RSU si sono quindi nuovamente recati in via del Commercio per controllare che il 66enne, contrariamente a quanto gli era stato indicato, non avesse modificato lo stato dei luoghi. Cosa che, invece, era stata fatta: osservando attraverso una finestra rimasta socchiusa, gli operatori si sono accorti che le due auto in riparazione proprio all’ingresso del locale erano sparite.

Dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno, hanno quindi provato a ricontattare il carrozziere : questi, però, una volta dimesso dal nosocomio intorno alle 9, ha staccato il cellulare ed è risultato irreperibile.

I locali dell’officina abusiva sono stati sequestrati.

Gli agenti hanno provveduto ad apporre i sigilli all’ingresso e alle finestre del locale.

Del fatto è stato informato il legale.

La ricerca dell’uomo, ai fini della notifica degli atti, è ancora in corso.