mediciGenova – Non ci stanno a ricoprire il ruolo di “parafulmine” i Medici di Famiglia che rispondono con una lettera a Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Genova, che ha sottolineato come ” ospedali e pronto soccorso siano sovraccarichi perché i medici di famiglia restano chiusi nel week end e le persone non si rivolgono a loro per i problemi meno gravi”.
Medicoopliguria, la cooperativa che riunisce più di 120 Medici di Medicina Generale e Pediatri ha deciso di rispondere a Bassetti con una lettera.

“Da decenni i medici di famiglia, insieme ai pediatri, costituiscono il pilastro principali della campagna vaccinale antinfluenzale – sottolinea il presidente di Medicoopliguria, Pier Claudio Brasesco – I dati storici ci dicono che oltre il 90% dei cittadini che si vaccinano contro l’influenza vengono vaccinati dal proprio medico di famiglia. Gruppi di medici di famiglia si organizzano autonomamente e tramite la nostra cooperativa offrono ai propri assistiti un unico centro vaccinale ove operano alternativamente medici e infermieri del gruppo: l’obiettivo è arrivare a vaccinare almeno il 75% dei propri assistiti ultra-65enni”

E’ solo un esempio di come medici di famiglia, organizzati attraverso le proprie società di servizi tipo Medicoopliguria, dimostrino di essere più efficienti ed efficaci.

“Un altro esempio? Sono eclatanti i risultati ottenuti in pochi mesi da una cinquantina di medici di famiglia coordinati dalla nostra cooperativa – prosegue Pier Claudio Brasesco – per realizzare la vaccinazione contro il fuoco di Sant’Antonio (herpes zoster) nei pazienti che sono a maggior rischio di complicanze e cioè i diabetici: ebbene in pochi mesi sono stati vaccinati oltre 1000 diabetici, cosa mai successa fino ad oggi nella nostra regione”.

Altro progetto realizzato riguarda il controllo delle condizioni di salute dei polmoni dei pazienti affetti da bronchite cronica ostruttiva con enfisema (bpco).

” Anche qui quindici medici di famiglia con il supporto della nostra cooperativa hanno effettuato oltre 150 spirometrie a questa tipologia di pazienti ed arriveranno in breve a oltre 300 avendo un quadro preciso delle condizioni cliniche di questi pazienti – conclude il presidente di Medicoopligura -. Si tratta anche qui di un risultato eclatante che tra l’altro solleva il sistema ospedaliero dall’onere di effettuare queste spirometri tagliando nettamente le liste d’attesa
Tutto ciò dimostra che i Medici di Famiglia hanno un ruolo e un compito rilevantissimo per i nostri concittadini e se fosse necessario lo dimostra anche il fatto che nei giorni di festa a causa della loro assenza ( prevista per contratto) i pronto soccorso della città ne risentono in modo significativo come ha sottolineato il Prof. Bassetti”.