Polizia auto volantiGenova – Sono già stati trasferiti nel carcere minorile di Torino i due minorenni accusati di rapina ai danni di alcuni coetanei arrestati dalla polizia di Genova a seguito di una indagine per un episodio avvenuto ad ottobre nel quartiere di Prè.
I due soggetti, verso metà Ottobre, durante la loro temporanea permanenza presso un Hotel sito in Via Prè, si sono resi autori di due rapine, aggravate dall’utilizzo di armi e dalla presenza di più persone riunite, consumate in danno di tre coetanei.
In particolare i due rei intendevano impossessarsi dei cellulari di altri tre minori anch’essi alloggiati presso la menzionata struttura, a tal fine pertanto, minacciavano e costringevano le vittime ad uscire dalla struttura per recarsi in Via S. Giovanni di Pre, ove queste venivano aggredite con calci, pugni e con l’ausilio anche di un tirapugni provvisto di lama. Non riuscendo ancora ad impossessarsi dei telefoni, successivamente, i due minori si portavano con le vittime in Piazza Acquaverde, ove avveniva una seconda aggressione fisica durante la quale gli stessi riuscivano nell’intento criminale. In particolare percuotevano le vittime, minacciavano una di esse puntandole alla tempia un oggetto metallico che la stessa percepiva come fosse una pistola, e provocando anche, grazie all’utilizzo della lama sul tirapugni, uno squarcio sulla manica del giubbotto di una delle vittime che verrà poi refertata con 10 giorni di prognosi.
L’individuazione dei soggetti da parte del personale del Commissariato PRE, è stata raggiunta attraverso un’attenta visione delle immagini di videosorveglianaza della città, ricostruendo i percorsi fatti dai due criminali e riscontrando così i fatti dettagliatamente descritti dalle vittime in denuncia. A ciò si aggiungono, in maniera determinante, i riconoscimenti degli autori su album fotografici da parte delle vittime, nonché il taglio riportato sulla giacca di una di queste debitamente fotografato, ed infine anche il referto relativo al tipo di lesioni subite. Alla luce di tale saldo quadro probatorio, la Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Genova ha emesso un ordine di custodia cautelare nei confronti dei due soggetti, al fine di contenerne la pericolosa spinta criminale ed evitando così possibili e verosimili recidive nel reato.
Al momento dell’esecuzione delle due misure, dopo accurate ricerche tramite banche dati, si appurava che i due soggetti non erano più a Genova, difatti uno di essi si trovava in una Comunità di accoglienza sita in Provincia di Alessandria, mentre l’altro in un’analoga struttura in Provincia di Bergamo. Una volta rintracciati e recuperati presso le rispettive sedi, si è provveduto ad associarli all’istituto penitenziario minorile di Torino.