Genova – Lo stabilimento balneare dei Bagni Liggia deve tornare al proprietario. Lo ha deciso, con un colpo di scena, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Liguria che ribalta tutte le precedenti decisioni del Tribunale di Genova e del Comune.
Secondo i togati del tribunale amministrativo, infatti, il legittimo proprietario dello stabilimento e’ Claudio Galli e a lui deve tornare la disponibilità dei luoghi e della struttura che era stata affidata al Gaslini.
Il Tar sostiene che il Comune avrebbe anche dovuto esaminare anche la richiesta del proprietario prima di affidare ad altri la struttura e ora Galli potrà tornare in possesso della concessione e della spiaggia in tempo per la riapertura estiva della prossima stagione.
Per il Tar infatti “è evidente come l’istanza di restituzione dei Bagni Liggia andasse vagliata anche e soprattutto alla luce del disposto dell’articolo 3 della legge 5 agosto 2022, numero 118, che l’amministrazione ha invece completamente omesso di considerare, trincerandosi dietro i provvedimenti del giudice penale, che, nel dissequestrare il compendio demaniale, ne ha disposto la restituzione al Comune di Genova, quale avente diritto”.
“Prendiamo atto della decisione del giudice amministrativo, una sentenza che senz’altro può contribuire a fare chiarezza in una situazione di sovrapposizione normativa in materia di concessioni demaniali marittime. Questo contesto conferma la correttezza dell’operato della Civica Amministrazione, anche in relazione al fatto che il procedimento in sede penale nei confronti del titolare dello stabilimento non si è ancora concluso”. Lo dichiara l’assessore al Demanio marittimo Mario Mascia in merito alla sentenza del TAR Liguria che ha accolto il ricorso presentato dai Bagni Liggia, relativo alla restituzione dell’omonimo stabilimento balneare di Genova Quarto, già oggetto di sequestro da parte della Procura della Repubblica di Genova
Lo scorso 3 giugno, sulla pagina Facebook dei Bagni era stato pubblicato un post con la lettera (inviata via Pec) con la quale la proprietà chiedeva lumi sulla vicenda
A seguito dell’intesa raggiunta dal governo in data 30/05/2022, con la quale, in attesa di poter applicare la direttiva Bolkestein, si dichiarano valide tutte le concessioni demaniali fino al 31/12/2023 e viene sospeso l’art. 1161 del Codice della Navigazione (occupazione abusiva di spazi demaniali), abbiamo deciso di inviare una mail PEC al Comune di Genova per chiedere che, con le dovute modalità e le più veloci tempistiche, fossero restituiti i Bagni Liggia alla nostra società.
PEC inviata al Comune di Genova il 31/5/2022
Data: 31 Maggio 2022, 07:39
Da: bagniliggia.legalmail.it
A: comunegenova@postemailcertificata.it
Oggetto: Richiesta di restituzione della concessione demaniale “Bagni Liggia”
Come noto il Governo ha raggiunto una intesa sulla questione delle concessioni demaniali marittime: Il testo della legge, che è stato votato in Senato il 30/5/2022, che alleghiamo alla presente, dichiara valide le concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo e sportivo fino al 31/12/2023 e dichiara non applicabile fino alla stessa data (v. Art. 2-bis comma 3) l’art. 1161 del Codice della Navigazione e cioè l’occupazione abusiva di spazi demaniali.
Considerato
• che il sequestro dei Bagni Liggia, brevemente riepilogato in allegato, derivava da un assunto della Corte di Cassazione che stabilisce che tutte le proroghe automatiche che si sono succedute sono invalide per contrasto con la direttiva Bolkestein e che “la proroga ex lege 194 del 2009 si riferisce esclusivamente alle concessioni nuove, ovvero a quelle sorte dopo la legge 88 del 2001, e comunque valide a prescindere dalla proroga automatica di cui al D.L. 400 del 1993, come modificato dalla L. 88 del 2001, introdotta nel 1993 ed abrogata nel 2011. Una diversa ed inammissibile interpretazione porterebbe a ritenere che il legislatore abbia abrogato espressamente la disciplina della proroga automatica introdotta nel 1993, in quanto in contrasto con la normativa europea, salvaguardandone comunque gli effetti e, in tal modo, operando in contrasto con la disciplina comunitaria.”;
• che tuttavia questo assunto, a fronte del quale la concessione dei Bagni Liggia alla Zeffiro snc, che risale al 1991, è stata ritenuta invalida fin dal 1/1/2010, non è stato applicato a tutte le altre concessioni nate prima del 2001;
• che infatti la nostra società risulta essere l’unica ad aver subito un sequestro in tutta Italia;
• che il Comune di Genova ha sempre ritenuto valida la nostra concessione e che, infatti, ancora nel 2019, ha approvato la nostra richiesta di installare un impianto fotovoltaico sul lastrico solare dei Bagni Liggia, la cui messa in opera ha comportato un investimento di oltre 53.000 euro;
• che la nostra società ha sempre pagato i canoni demaniali richiestici a tutto il 2021 ed, anzi, ha anche pagato la tassa di registro richiestaci dal Comune per ottenere la proroga al 2033 di cui alla L. 145/2018;
• che il sequestro dei Bagni Liggia è di tipo preventivo, e cioè finalizzato ad evitare il “proseguire del reato ex art. 1161 CN” che peraltro, a seguito della nuova legge, non è più un reato quantomeno fino al 31/12/2023;
• che pertanto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 comma 4 del Codice Penale (“se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse, si applica quella le cui disposizioni sono più favorevoli al reo ”), la nuova normativa è certamente applicabile al caso dei Bagni Liggia;
• che il processo di merito è stato fissato per il 14/6/2023;
• che attualmente i Bagni Liggia sono nella disponibilità del Comune di Genova a seguito del decreto di dissequestro emesso in data 12/01/2022 dalla Procura di Genova (v. allegato);
• che, seguendo pedissequamente le procedure, noi dovremmo attendere che la legge diventi definitiva, tramite l’approvazione alla Camera del testo votato in Senato, e poi chiedere di annullare la consegna al Comune del 12/1/2022 e, infine, a seguito dell’annullamento, con conseguente restituzione alla Procura, chiedere al Tribunale il dissequestro e la restituzione alla nostra società;
• che i tempi stimati per l’insieme di queste operazioni, tenuto conto della pausa estiva, portano ad ipotizzare la restituzione dei Bagni Liggia alla Zeffiro snc a Settembre 2022 e quindi ad annullare la stagione estiva 2022;
• che la perdita della stagione 2022 peggiorerebbe i danni che il sequestro ci ha creato (bilanci in passivo negli anni 2019, 2020 e 2021 con perdita complessiva di oltre 176.000 euro) ed aumenterebbe il danno erariale per lo Stato derivante dalla mancanza del canone demaniale 2022;
• che l’abbandono in cui giace la struttura dei Bagni Liggia potrebbe comportare dei danni e/o vandalismi che solamente un concessionario che abbia la disponibilità della struttura può validamente contrastare, come anche riconosciuto dal Consiglio di Stato con l’ordinanza 2822/2022 del 17/5/2022 (v. allegato);
vi chiediamo
di valutare, con i modi meglio visti e con tempi strettissimi, la restituzione dei Bagni Liggia alla nostra società quantomeno per adeguare la nostra situazione a quella di tutti gli altri concessionari genovesi.