addestramento cani MiFidoGenova – Migliorano le condizioni del bambino di appena 2 anni aggredito da un pitbull a Vallecrosia e non accennano a placarsi le polemiche per l’ennesimo episodio che vede un cane di grossa taglia aggredire e mordere bambini ed adulti.
Gli addestratori sono concordi nel sostenere che occorre un intervento di chi fa Leggi e normative e che sarebbe utile che chi desidera prendere un grosso cane debba prima seguire un corso specifico e conseguire una sorta di “patentino”.
Questo l’intervento di Federica Rossi – educatrice cinofila presso il centro addestramento MiFido a Bavari.

“Le aggressioni più o meno gravi verso bambini, adulti e altri cani purtroppo sono ormai quasi all’ordine del giorno – spiega Federica Rossi –  La ragione però non si può ricercare nel singolo evento poiché ogni caso va indagato a sé nei singoli dettagli senza speculazioni e cercare un colpevole su cui rifarsi a danno accaduto è del tutto inutile. I cani che manifestano comportamenti aggressivi non sono necessariamente cani aggressivi ma piuttosto cani ineducati o, soprattutto, incompresi”.

“E’ quasi impossibile che un cane impazzisca da un momento all’altro – spiega ancora Federica Rossi – quello che più verosimilmente accade è che un cane ci comunichi in diversi modi e ripetutamente il suo disagio e che noi umani non riusciamo a capirlo (o scegliamo di ignorarlo), fino a portare il cane ad un punto di rottura in cui decide di reagire usando la sua ultima risorsa: l’aggressività”.

Secondo l’educatrice del centro MiFido: “purtroppo queste tragedie continueranno a succedere finché non si lavorerà sulla prevenzione con una corretta cultura ed educazione cinofila. Siamo abituati a pensare che la razza o l’individuo da far vivere al nostro fianco si possano scegliere solo in base a fattori estetici, qualsiasi sia il nostro stile di vita, il nostro
contesto abitativo e la nostra situazione familiare. Abbiamo anche la convinzione che un cane preso da cucciolo crescerà “come lo educo io” e che dovrà sempre obbedirci ciecamente perché “io sono il padrone”. Invece ogni razza è stata in origine selezionata dall’uomo per delle specifiche mansioni e per questo ha delle caratteristiche e delle motivazioni precise che non si possono ignorare o snaturare”.

Snaturare un cane porta a delle conseguenze e, sempre secondo l’educatrice “se lo
facciamo la conseguenza inevitabile è che il cane inizierà ad esprimere un disagio nei più disparati modi e se siamo fortunati, dovremo portarlo a lezione perché tira al guinzaglio o non torna al richiamo, se siamo sfortunati invece attuerà comportamenti disfunzionali di stress e/o autolesionisti e/o aggressivi verso chi gli sta intorno”.

Una doverosa precisazione su uno dei temi più controversi nel panorama degli appassionati: quello delle razze pericolose.

“Ovviamente – precisa Federica Rossi -per conformazioni fisiche e caratteristiche di razza alcune razze sono potenzialmente più pericolose di altre se non sappiamo gestirle: non esistono cani “cattivi”, ma il danno che può fare un cane di taglia grande e con un certo tipo di bocca rispetto a quello che può causare un cane di taglia piccola o mini è molto più grave”.

Secondo gli esperti del centro MiFido assistiamo quotidianamente, per strada e sui social, a cani di taglia piccola che esprimono comportamenti aggressivi e non vengono presi sul serio o vengono derisi perché considerati “buffi” (non ci sarebbe mai niente da ridere se un cane dimostra disagio); quando ad attuare lo stesso comportamento è un cane di taglia grande invece giustamente ci preoccupiamo, ma purtroppo troppa poca gente e troppo tardi sceglie di rivolgersi ad un professionista per risolvere il problema. Si cerca invece spesso di risolvere da soli, per orgoglio o per ignoranza, rischiando di peggiorare la situazione. L’unica soluzione definitiva sarebbe quella di imporre un corso di base a
chiunque voglia prendere un cane: un incontro pre-adozione, per aiutare le persone nella scelta del cane adatto a loro (come si fa già in molti canili virtuosi) e poi lezioni post adozione per insegnare le basilari regole di comunicazione del cane (se ne sottovaluta l’importanza ma sono fondamentali) di educazione cinofila e di convivenza civile”.

Anche secondo l’addestratrice di MiFido bisognerebbe vietare le cucciolate casalinghe che vanno ad affollare i canili e stringere i controlli negli allevamenti e nei canili in materia
di benessere animale. In questo modo contribuiremmo sia a svuotare i canili, sia a responsabilizzare i cittadini sull’importanza della scelta di prendere un cane, diminuendo sempre di più il numero di questi terribili incidenti.