Migranti bambino Geo BarentsGenova – “I migranti della Ocean Viking devono poter sbarcare nel porto piu sicuro e l’emergenza meteo diramata in queste ore rende ancora più incomprensibile la scelta di Genova come porto di arrivo”. A ribadirlo la Cgil e le associazioni umanitarie e civili che chiedono al Governo di modificare le norme previste dai nuovi regolamenti che violerebbero anche i trattati internazionali, esponendo l’Italia al pericolo di sanzioni e di una pioggia di ricorsi.

“La volontà del Governo di distribuire i migranti in porti lontani – scrive Cgil insieme ad un lungo elenco di associazioni – non è accettabile perché impone a donne e uomini in forte sofferenza fisica e psicologica una ulteriore condizione di pesante disagio senza alcun potere deterrente nei confronti di chi lascia la propria terra per salvare la vita propria e dei propri cari e sperare in un futuro migliore”.

“Allungare i tempi di navigazione – prosegue la protesta – anche di fronte a condizioni meteo estreme, è una scelta che si accanisce su profughi già in grande sofferenza e appare più come una persecuzione piuttosto che un aiuto umanitario”.

Il Codice della navigazione internazionale prevede di fa sbarcare i naufraghi nel primo porto sicuro, regola di comportamento ripresa anche dalla convenzione Sar di Amburgo, elementi che saranno al centro dell’incontro richiesto al Prefetto di Genova al quale verrà chiesto di farsi da tramite per chiedere al Governo di far sbarcare i migranti nel primo porto sicuro: è una questione di umanità, non si può giocare con la pelle degli esseri umani.

La nota è firmata da:

Camera del Lavoro di Genova
Cgil Liguria
GenovaSolidale
Comunità di San Benedetto al Porto
Libera Liguria
Arci Genova e Liguria
Legambiente Liguria
Pacifisti/e dell’ora di silenzio
Genova che Osa
Ambulatorio internazionale città aperta
Anpi Genova
Il Cesto
Acli Liguria
Rete NoBavaglio
Rete studenti Medi Genova
Circolo Vega