Mugugno di Chiavari FacebookChiavari – Prosegue il botta e risposta tra Sindaco, amministratori del gruppo Facebook “Mugugni del Comune di Chiavari” e alcuni consiglieri di minoranza del consiglio comunale.
Uno degli iscritti alla pagina che raccoglie le lamentele sull’operato del Comune è stato condannato a pagare una multa da 1.500 euro per diffamazione a seguito della denuncia-querela di un rappresentante dell’amministrazione comunale e torna ad infiammarsi la discussione nata dopo la decisione degli amministratori del gruppo di “sospendere” le attività a seguito di diverse querele presentate da esponenti del Comune.
Querele che coinvolgono anche i responsabili del gruppo in quanto tali ed identificati dalla Legge italiana come “legalmente responsabili” per quanto pubblicato, fosse anche un commento.
Il giudice ha condannato solo l’autore del commento offensivo e diffamatorio ma potrebbe aver coinvolto, nelle indagini, anche gli amministratori del gruppo, allo scopo di verificarne l’operato. La denuncia a carico del “singolo” potrebbe quindi essersi estesa ai vari responsabili e di qui la decisione di interrompere le attività nel timore di altre “grane giudziarie.

A condanna inflitta il sindaco di Chiavari Messuti ha commentato.

““L’amministrazione comunale – ha scritto il primo cittadino – non ha mai voluto limitare la libertà di espressione dei cittadini sul gruppo Facebook dei Mugugni di Chiavari, che hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni e le critiche su ogni argomento e, come già affermato, sono utili per migliorare l’azione amministrativa. Il tutto però senza scivolare in offese ed insulti gratuiti come troppo di frequente è avvenuto”.

“A conferma di questi spiacevoli episodi – prosegue il sindaco – è di ieri, 16 ottobre 2023, la comunicazione che il giudice per le indagini preliminari, del tribunale penale di Genova, ha emesso un decreto penale di condanna ad una multa di 1500 euro per diffamazione aggravata contro una persona che aveva postato un commento sui Mugugni del comune di Chiavari, accogliendo così la richiesta di condanna formulata della Procura della Repubblica. Non siamo responsabili della decisione presa in autonomia dai moderatori del gruppo e ci auguriamo che questi ultimi possano tornare quanto prima a fare il proprio lavoro, in modo corretto e con equilibrio, utilizzando strumenti idonei per esaminare i contenuti”.

Messuti ha anche smentito che le cause siano state “pagate” dai contribuenti come affermato nel corso delle polemiche.

“Le querele presentate non sono state pagate dal comune – ha spiegato il sindaco – ma dai singoli amministratori”.

Risposte anche alle dichiarazioni fatte da alcuni consiglieri comunali di Minoranza.

“Sono strumentali e inappropriate – ha spiegato Antonio Segalerba, presidente del consiglio comunale e segretario del movimento civico Avanti Chiavari – le dichiarazioni rilasciate da Silvia Garibaldi, da Nicola Orecchia e dagli altri consiglieri di minoranza che parlano di deriva autoritaria e di tentativi di mettere a tacere il dissenso visto che il tribunale, proprio ieri, ha emesso un decreto penale di condanna nei confronti di una persona che ha scritto commenti diffamatori nei confronti del sindaco sul gruppo dei Mugugni di Chiavari”.