Cristoforo ColomboGenova – Critiche e contestazioni, specie nel “nuovo mondo” che pensava di aver scoperto, mettono in crisi la figura del celebre navigatore genovese. Se ne parlerà martedì 7 novembre, a partire dalle 10.30, a Genova, presso la sala del Capitano di Palazzo San Giorgio, con una sessione mattutina dedicata ai media e una pomeridiana, rivolta agli organismi del Centro Studi Colombiano e ad alcuni invitati.
La figura di Cristoforo Colombo, da qualche anno e in alcuni Paesi, è stata oggetto di
critiche e contestazioni anche plateali, eppure il suo coraggio, la sua capacità marinara,
la sua impresa, che ha aperto una nuova fase della storia umana, continuano ad essere
apprezzate nel mondo.
La mattina, dopo il saluto del commissario straordinario Paolo Piacenza e l’intervento,
per il Centro studi, di Roberto Speciale e Carlotta Gualco, sono previsti sul tema
interventi di giornalisti e professionisti della comunicazione, tra i quali Sabrina Sgueglia
della Marra, autrice della puntata dedicata a Colombo della trasmissione Passato e
Presente (Rai Cultura); Simone Passarella, autore della puntata dedicata a Colombo della
trasmissione Una giornata particolare (La7); Franco Manzitti, giornalista e Alessandra
Grasso, delegata FERPI per la Liguria. Seguirà una lettura a più voci dal dramma
Cristoforo Colombo di Miroslav Krleža a cura di Eugenio Buonaccorsi, storico del teatro e
un’esibizione del chitarrista Gianluca Amelio Peirano (Conservatorio Niccolò Paganini).
Nel pomeriggio gli organismi del Centro Studi Colombiano si confronteranno con alcuni
docenti universitari ed esperti sulla prosecuzione del percorso di ricerca negli ambiti
artistico, letterario, musicale, teatrale e cinematografico intrapreso con la conferenza
L’immaginario su Cristoforo Colombo, lo scorso 6 ottobre a Palazzo Tursi. L’obiettivo è
programmare nuove iniziative inclusa l’ipotesi, con l’orizzonte del 2026, anniversario
colombiano, di una grande mostra multidisciplinare. Si segnala in particolare la presenza
di David Gonzalez Cruz, professore all’Università di Huelva (Spagna), e di Bernardino
Osio, già ambasciatore in diversi Paesi latinoamericani.