La multinazionale con sede in Olanda ha infatti accettato la transazione offerta dall’Agenzia delle Entrate evitando così il sequestro preventivo di enormi somme di denaro.
La sanzione è scattata a seguito dei controlli della Guardia di Finanza presso diverse strutture ricettive della zona del Tigullio e che avrebbero fatto scoprire che laddove il titolare della struttura non era in possesso della partita Iva, questa non veniva versata al Fisco italiano come invece prevede la normativa italiana, “a carico dell’azienda che ha realizzato la transazione” ovvero Booking.
In questo modo il colosso olandese delle prenotazioni turistiche online avrebbe omesso di pagare enormi somme che ora – a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2022, paga regolarmente al 22% dell’importo della fattura.