processionarieGenova – L’inverno non si è quasi sentito e le temperature sono già praticamente primaverili e in alcuni quartieri è già emergenza processionarie. Le segnalazioni arrivano un pò ovunque, a partire dai quartieri dove la presenza delle conifere è maggiore come Castelletto, Albaro, Pegli e Prà ma, a macchia di leopardo, il fenomeno è presente in gran parte della città e sulle alture.
Le immagini degli avvistamenti, pubblicate sui social, sono immancabilmente accompagnate dai consueti appelli alla prudenza poiché le processionarie sono larve di insetto provviste di una fitta peluria che può risultare molto pericolosa per i bambini, che possono riportare brutte reazioni cutanee e, se allergici, anche peggio ma sono soprattutto i cani ad essere a rischio poichè l’inalazione della peluria può provocare reazioni addirittura mortali.
I nidi di processionarie vanno segnalati al Comune di competenza e, nel caso di terreni privati, è precisa responsabilità del proprietario rimuoverli al più presto.
Nei parchi, nei giardini pubblici e nei viali e nelle strade cittadine è Aster a dover intervenire ed è possibile segnalare la presenza dei pericolosi insetti con le App e con il sito Segnalaci
Il problema delle processionarie può essere risolto anche con la prevenzione poiché diversi operatori del settore intervengono precocemente, quando le larve neppure si vedono, con la terapia endoscopica, ovvero iniettando una sostanza insetticida, in quantità limitatissime, direttamente nelle piante che ospitano normalmente le processionarie (conifere).
La sostanza si distribuisce sulle gemme dell’albero e le piccole larve appena nate, cibandosene, muoiono subito.
Il trattamento andrebbe esteso a tutte le piante presenti sul territorio perché le processionarie, come noto, si spostano scendendo dagli alberi dove sono nate per propagarsi ad altri alberi con gemme fresche e pronte per essere divorate.
Una volta a terra camminano in fila indiana e di qui il nome di “processionarie”.