Genova – Il 7 ottobre del 1970 è una data che rimarrà per sempre impressa nella storia di Genova. Quel giorno di 54 anni fa, il capoluogo e diversi altri comuni della sua provincia furono colpiti da una tremenda alluvione che causò la morte di 43 persone, il ferimento di almeno un centinaio, danni incalcolabili e circa 2000 persone sfollate.
L’acqua cadde in grande quantità dal cielo nero per poco più di 24 ore, tra il 7 e l’8 ottobre. Nel quartiere di Bolzaneto si registrarono 948 mm di pioggia, cifra che ancora oggi rappresenta un triste record italiano. Esondarono i torrenti Bisagno, Ferreggiano e Leira, mentre raggiunsero la piena lo Sturla, il Polcevera, il Chiaravagna e il Cantarena.
Da quel giorno, però, Genova ne uscì per certi versi più unita e più forte di prima, grazie anche all’intervento dei suoi giovani. Come accaduto con l’evento alluvionale che colpì Firenze nel 1966, furono centinaia i ragazzi di allora che diedero il loro contributo per ripulire strade, palazzi, chiese e negozi alluvionati. Anche Genova, quindi, scoprì i suoi Angeli del Fango.