Genova – Stop all’ingresso nelle strutture sanitarie a chi indossa il burqa. Questa la decisione presa dalla Regione Liguria ed annunciata in sede di Consiglio regionale dalla vicepresidente della giunta e assessore alla Sanità Sonia Viale.
“Ritengo corretto – ha detto l’assessore alla Sanita – che la Regione Liguria assuma una misura che sia fortemente antidiscriminatoria a difesa della libertà delle donne e quindi disponga il divieto di ingresso nelle strutture sanitarie di persone che indossimo il burqa e questo anche nel rispetto delle normative di sicurezza vigenti che vanno applicate nelle nostre strutture”.
“Il nostro obiettivo è dire un chiaro no alla discriminazione simboleggiata dall’utilizzo del buqua – ha proseguito Sonia Viale – E’ un tema che deve essere portato all’attenzione della comunità ligure: le discriminazioni attuate attraverso la copertura del volto della donna sono l’anticamera di quello che non vogliamo”.
La Viale, esponente della Lega Nord, ha anche aggiunto che questa decisione, arrivata alla vigilia dell’8 marzo, rappresenti un simbolo di libertà della donna che potrà sceglie come muoversi e come operare a proposito del burqa che contina a rappresentare un atto di discriminazione.
“Ritengo – ha concluso l’assessore alla Sanità – che in una giornata simbolo debbano anche essere fatti atti simbolici che si aggiungono agli atti quotidiani e concreti che ognuno di noi realizza ogni giorno a favore delle donne”.