Parigi (Francia) – Imbarazzo e rapporti raffreddati tra Stato del Vaticano e Repubblica Francese a causa della mancata ratifica della nomina ad ambasciatore francese al Vaticano di Laurent Stefanini, amico personale di Francoise Hollande.
La nomina di Stefanini ad ambasciatore è stata comunicata al Vaticano ormai dal 5 gennaio scorso ma, ad oggi, nessuna risposta è arrivata alla Francia dagli uffici preposti a vagliare le nomine da parte vaticana.
Sul mistero si è pronunciato oggi il quotidiano francese Le Canard che, senza mezzi termini, indica nella omosessualità di Stefanini il motivo del silenzio degli uffici vaticani.
Secondo il quotidiano francese, infatti, la nomina ad ambasciatore della Francia nello Stato del Vaticano sarebbe osteggiata proprio per i presunti orientamenti sessuali del diplomatico.
Uno sgarbo che sta suscitando un crescente malcontento in Francia e che rischia di causare un raffreddamento dei rapporti tra il Governo d’Oltralpe e il Papa visto che la nomina non è stata revocata ed anzi sostenuta personalmente dal presidente Hollande, grande amico di Stefanini.
Il neo ambasciatore viene descritto come cattolico praticante, non è sposato e non ha figli. Una vita irreprensibile, come è giusto che sia per un ambasciatore, eccettuato per il pettegolezzo che lo vorrebbe gay.
La nomina sarebbe al vaglio dello stesso Papa Francesco ma i rumors riportano la posizione contraria di alcune alte gerarchie vaticane che considerano una provocazione la proposta francese.
Se Papa Francesco prenderà posizione, però, quasi certamente lo farà in favore di Stefanini visto che non sono passate inosservate le parole pronunciate pubblicamente da Papa Bergoglio sul tema dell’omosessualità:”Se una persona è gay, e ha cercato il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicare?”.