I condannati a morte dell’Oklahoma potranno essere giustiziati “per soffocamento”. Un altro stato americano ha trovato una soluzione alla carenza di farmaci per la famigerata “iniezione mortale” che sta bloccando le esecuzioni.
Il governatore Mary Fallin ha infatti autorizzato l’uso dell’azoto per uccidere per soffocamento i condannati.
Secondo la governatrice dell’Oklahoma, infatti, sarebbe “senza crudeltà” l’impiego del gas per indurre la morte per soffocamento.
In pratica, al condannato viene posta una maschera sul viso e viene pompata una miscela di aria contenente una percentuale altissima di azoto che si sostituisce all’ossigeno, fondamentale per la vita.
La letteratura medica dice che le persone sottoposte ad alte dosi di azoto vanno in “narcosi”, una condizione che potrebbe anche indurre all’ilarità ma che spesso è invece accompagnata da terribili spasmi muscolari.
Il condannato a morte, insomma, muore per mancanza di ossigeno.
La decisione dell’Oklahoma di usare l’azoto per soffocare i condannati a morte è una “contromisura” alla penuria di farmaci usati abitualmente per le condanne per iniezione mortale.
Le compagnie farmaceutiche si rifiutano di vendere il Pentothal, l’anestetico usato per addormentare i condannati, e la penuria del farmaco ha di fatto stoppato in molti stati la pena di morte.
La scelta di bloccare le esecuzioni per mancanza di farmaci segue il maldestro tentativo di alcuni Stati di usare miscele di farmaci che hanno provocato agonie sino a 40 minuti dei condannati.
L’idea di soffocare i detenuti con l’azoto rischia di rivelarsi altrettanto fallimentare visto che le persone potrebbero iniziare a tremare con spasmi terribili davanti ai giurati che devono assistere alle esecuzioni.