Milano – Per loro il Bingo era diventata una droga, un’ossessione. Al punto che ormai rinchiudevano sistematicamente i figli in casa per recarsi nella sala gioco più vicina e restarci, talvolta, anche tutta la notte. Per questo marito e moglie, rispettivamente di 40 e 36 anni, titolari di una piccola attività commerciale, sono stati arrestati ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Milano con l’accusa di maltrattamenti gravi nei confronti dei bimbi e sequestro di persona.
Ma la coppia dell’hinterland milanese non solo abbandonava regolarmente i tre figlioletti di 6, 10 e 11 anni per andare a giocare al Bingo, dal quale ritornava spesso a notte fonda o nelle prime ore della mattina, ma costringeva i piccoli a vivere in un clima intimidatorio con botte e minacce, rivolte in particolare contro il figlio di 10 anni, che, infatti, veniva quasi sempre rinchiuso in una stanza dell’appartamento di famiglia e lasciato quasi a digiuno. Le indagini sono iniziate su sollecitazione delle maestre del bambino, che negli ultimi mesi avevano raccolto a sprazzi le sue confessioni. La Polizia ha così scoperto che i bimbi venivano rinchiusi quasi come prigionieri e veniva loro impedito qualsiasi contatto con l’esterno. I piccoli sono stati affidati a una comunità, mentre per i genitori sono scattate le manette.