Roma – Il responsabile del Welfare del Partito Democratico di Matteo Renzi, Davide Faraone, indagato per peculato nelle indagini per le spese pazze alla Regione Sicilia.
La notizia ha gettato un’ombra sinistra sulla giornata del premier Renzi che attende di avere maggiori dettagli prima di pronunciarsi ufficialmente.
A parlare è, invece, lo stesso Davide Faraone che, intervenendo ad un programma radiofonico ha dichiarato che se sarà rinviato a giudizio si dimetterà dall’incarico.
Le cifre che ballano sono tutt’altro che rilevanti, a Faraone viene contestata una spesa complessiva per 3.380 euro ma la notizia del suo coinvolgimento nelle indagini siciliane ha scatenato una feroce polemica all’interno del PD e, ovviamente, da parte dell’opposizione ed in particolare nel Movimento 5 Stelle.
Faraone ha però ribadito che il rinvio a giudizio non arriverà e ha invitato la Magistratura ad indagare.
“Non ci si arriverà – ha spiegato Faraone – perchè sono sicuro di come ho usato i soldi. Sono tranquillo sull’utilizzo di queste risorse. E se c’e’ qualche ladro deve pagare”.