Roma – Ennesima fumata nera sul fronte della nuova riforma della scuola del Governo Renzi. I sindacati Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda, Snals e Cobas sono rimasti infatti profondamente insoddisfatti dell’esito dell’incontro avuto oggi con il Governo, e annunciano pertanto nuove iniziative di mobilitazione anche durante il periodo degli scrutini, con la possibilità di un blocco totale che si profila all’orizzonte.
Quella di oggi si è rivelata una nuova giornata ‘calda’ e ricca di appuntamenti sul fronte scuola: per le classi seconde delle scuole superiori torna l’annuale appuntamento con il test Invalsi, che gli studenti hanno boicottato; c’è poi lo sciopero dei Cobas che da sempre osteggiano “la scuola-quiz”; e a palazzo Chigi il Governo ha incontrato i leader di Cgil, Cisl e Uil. Per l’Esecutivo, oltre al ministro Giannini erano presenti i ministri Boschi, Madia, Delrio e il sottosegretario De Vincenti.
Ma l’incontro ha avuto un esito decisamente negativo. “Vogliono andare avanti come un treno, con un’arroganza sbalorditiva – ha commentato stasera il leader dei Coabs, Piero Bernocchi – Proporremo agli altri sindacati di scegliere insieme una data, una domenica, già il 7 giugno potrebbe andar bene, per difendere tutti insieme la scuola come bene comune”.
Domani il Governo incontrerà anche le associazioni degli studenti e dei genitori. La settimana scorsa incontrando una delegazione del Pd i sindacati avevano sollecitato un confronto con l’esecutivo con il ddl Buonascuola che ha avuto l’ok dalla commissione Cultura della Camera e sta per approdare in Aula.