Savona – Sta suscitando forti polemiche la notizia dello studente di 13 anni, da anni immobilizzato su una carrozzina, escluso da una gita di classe in barca a causa del suo handicap. Non è stato possibile caricare la carrozzina sull’imbarcazione e così il ragazzo è rimasto a terra mentre i suoi compagni prendevano il largo.
Imbarazzo per gli organizzatori e imbarazzo per la scuola ma certamente il disagio maggiore lo ha provato il giovane che si è ritrovato davanti all’evidente peso del suo handicap.
Gli organizzatori dell’evento si giustificano sostenendo che, dietro l’episodio, non c’è nessun intento discriminatorio ma, piuttosto, una concomitanza di eventi che ha reso impossibile l’imbarco.
Per issare la carrozzina sulla barca erano necessarie particolari manovre e non era presente nessun genitore del ragazzo che potesse suggerire come trasportare il ragazzo, inoltre la responsabilità in caso di incidente era certamente troppo grande per chi ha organizzato l’evento.
Così, tra burocrazia e comprensibili ostacoli logistici, il ragazzino ha dovuto subire l’ennesimo “rifiuto” e viene da pensare come mai, sapendo che la classe invitata era composta anche dal ragazzo, nessuno abbia pensato preventivamente a quello che poi si è rivelato un problema insormontabile.
I genitori di altri studenti della scuola si sono detti perplessi per il mancato sopralluogo di insegnanti e organizzatori che avrebbe evidenziato il problema facendo scattare le necessarie “contromisure”, compresa la cancellazione dell’escursione per non far soffrire lo studente.
Lo spiacevole episodio avrà comunque una sorta di riparazione poiché gli organizzatori si sono detti disponibili a ripetere la gita con la classe al completo.