Terni – Si sgonfia il caso della ragazzina di 12 anni aggredita da un coetaneo di origine senegalese. Insegnanti e genitori della classe frequentata da vittima e aggressore non credono alla ricostruzione dell’incidente che sta emergendo dalla cronaca dell’episodio poichè il ragazzino che avrebbe aggredito la compagna di classe perchè portava un crocefisso al collo non parla l’italiano e si esprime a fatica anche per concetti piuttosto elementari.
Difficile, dunque, che abbia potuto dire alla piccola di togliersi il crocefisso prima di spintonarla.
Inoltre all’episodio avrebbe assistito solo un adulto che è poi quello che ha fisicamente fatto nascere il “caso”.
I compagni di classe dei due ragazzini hanno invece presentato una ricostruzione ben diversa dell’episodio e più “normale” per la giovane età dei protagonisti.
Da una prima ricostruzione, infatti, sembra che i due abbiano litigato per una pallina di carta e forse la spinta data dal ragazzino alla compagna è solamente uno stupido dispetto ma comunque ben lontano dall’aggressione a sfondo religioso/razzista.
Le indagini della magistratura proseguono anche per chiarire del tutto ogni risvolto visto l’enorme clamore che la notizia ha avuto a livello nazionale.