Arenzano (Genova) – E’ salito il bilancio dell’incidente subacqueo avvenuto sul relitto della petroliera Haven. Un secondo sub è infatti morto all’ospedale San Martino dove era stato trasportato in condizioni gravissime con l’elicottero dei vigili del fuoco. Un primo subacqueo era stato recuperato ormai morto in mare dalle pilotine della Guardia Costiera e trasferito a terra per l’esame medico legale.
L’incidente è avvenuto questa mattina, durante l’immersione sul relitto della Haven, ad una quarantina di metri di profondità.
I tre subacquei facevano parte di un gruppo di appassionati che si immergeva con due diving locali e non è ancora chiaro cosa sia successo una volta scesi in profondità.
Molto probabilmente un malore o un errore nelle procedure ha causato un’emergenza ad uno dei sub e gli altri sono accorsi nel tentativo di prestargli aiuto e sono rimasti anch’essi coinvolti nell’incidente.
Due subacquei sono stati recuperati ancora vivi in mare e trasferiti con la massima urgenza in ospedale ma uno dei due, il più grave, è arrivato al San Martino in arresto cardio-respiratorio ed i medici non sono riusciti a salvargli la vita. L’altro sub è invece ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione ma i medici non temono per la sua vita.
Intanto è stata aperta un’indagine sull’incidente e l’attrezzatura dei sommozzatori è stata sequestrata per poterne verificare il corretto funzionamento, la corretta carica delle miscele di nitrox o la qualità dell’aria con le quali erano state caricate le bombole.
I fattori che possono portare ad incidenti simili, però, sono molteplici e vanno dalle condizioni di salute dei sub, che potrebbero essersi immersi nonostante qualche malessere, all’errore nell’uso di miscele nitrox che vanno tarate con molta precisione a seconda delle profondità che si vogliono raggiungere.
Solo poche settimane fa un altro incidente era costato la vita ad un sub svizzero di 34 anni.
Il relitto della Haven , conosciutissimo in tutto il mondo, è una delle mete più ambite degli appassionati di relitti nel Mediterraneo.
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non dite che stavano usando nitrox, che è una miscela che si usa entro i 30 metri di profondità .