Londra (Inghilterra) – Una mappa delle mutazioni genetiche legate al tumore alla prostata. L’hanno realizzata alcuni ricercatori inglesi che potrebbero utilizzarla per studiare in modo più approfondito una cura ma anche per individuare precocemente gli uomini che potrebbero soffrirne.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cel, ha messo a punto una mappa genetica dei tumori della prostata avanzati ed
è emerso che in nove uomini su dieci il cancro presenta mutazioni genetiche che possono essere trattate con medicine esistenti.
Il prof. Johan de Bono, dell’Institute of Cancer Reserach di Londra, ha definito la scoperta “una svolta, un’autentica
“Stele di Rosetta”, perchè possiamo ora decifrare la malattia per la prima volta. Nel passato trattavamo il cancro alla
prostata come una singola malattia ma ora abbiamo scoperto che si tratta di un gruppo di malattie, ciascuna causata da un proprio gruppo di mutazioni (genetiche)”.
Usando test genetici sarà quindi possibile individuare cure individuali arrivando a trattamenti personalizzati.
Inoltre questa scoperta può rivelarsi la chiave anche per curare altri tumori, non solo quello alla prostata, innescati da alterazioni genetiche.