Palermo – “I nomi, i volti, gli esempi di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino sono indissolubilmente legati dal comune impegno e dai valori che hanno testimoniato e dalla coraggiosa battaglia, per legalità e democrazia, che hanno combattuto, affidando a tutti noi il compito di proseguirla”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 23° anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio, ha ricordato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Ma non solo Palermo: oggi tutta l’Italia ricorda il giudice Falcone, ucciso dalla mafia 23 anni fa nell’attentato di Capaci. Nel capoluogo siciliano però si è tenuta la cerimonia alla presenza del Capo dello Stato, a cui hanno partecipato anche più di 40.000 ragazzi, alcuni provenienti perfino da Vietnam e Stati Uniti e da diversi Paesi europei.
“Noi siamo qui, anzitutto, per dire che la mafia può essere sconfitta – ha puntualizzato Mattarella – Siamo qui per rinnovare una promessa: batteremo la mafia, la elimineremo dal corpo sociale perché è incompatibile con la libertà e l’umana convivenza”.