Genova – Si è svolto questa mattina il processo per direttissima al ragazzo senegalese che ieri mattina, insieme ad un connazionale, ha pugnalato con un cacciavite un maresciallo dei carabinieri che, con un collega, aveva fermato i due per un controllo.
All’aggressore sono stati concessi i domiciliari, mentre sia il maresciallo che il suo collega sono stati giudicati fuori pericolo e dimessi dall’ospedale Galliera dove erano stati portati ieri.
Il maresciallo era stato colpito col cacciavite all’addome, ma anche alla bocca, alle spalle e alle braccia, dal 31enne africano che ha dichiarato di aver aggredito il militare perché, essendo i Carabinieri in borghese, quando lo hanno fermato non ha capito le loro intenzioni ed ha avuto paura. L’uomo lavora come operaio edile in una ditta del centro storico cittadino, ed è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.