Londra (Inghilterra) – I giovani inglesi sedotti dall’Isis arrivano in Libia passando per l’Italia. La rotta del terrorismo passa per il Mediterraneo ma nel senso inverso a quello che sino ad ora si era pensato: non sono i terroristi dell’Isis che viaggiano per mare per raggiungere l’Italia bensì il contrario, partono dall’Inghilterra e raggiungono la Libia in nave, passando per l’Italia.
A rivelarlo i servizi segreti inglesi che seguono con sempre crescente preoccupazione il flusso di cittadini britannici che scelgono di arruolarsi nell’Isis per partecipare alla lotta armata in corso nel nord Africa.
Le informazioni dei servizi, però, contraddicono i timori espressi dai “colleghi” italiani, secondo cui l’Italia potrebbe essere raggiunta dai terroristi a bordo dei barconi, mimetizzandosi tra i migranti. In realtà, invece, sino ad ora si hanno tracce di viaggi nel senso inverso, dall’Europa al nord Africa, senza barconi, ma a bordo di comodissimi traghetti.
I servizi segreti inglesi hanno infatti scoperto che per evitare i severi controlli negli aeroporti, i giovani che vogliono arruolarsi nell’Isis attraversano la Manica con i traghetti, arrivano in Francia e poi passano il confine con l’Italia e qui, tranquillamente, si imbarcano sui traghetti che collegano con il nord Africa via Tunisia o Marocco.
Il viaggio, una volta arrivati in Africa, diventa molto più semplice.
Secondo i servizi segreti britannici sarebbe addirittura possibile seguire la “migrazione” osservando le pagine Facebook che vengono costantemente aggiornate con foto e messaggi che “aiutano” altri a fare lo stesso viaggio.
Possibile ma assai meno improbabile, vista la possibilità di viaggiare comodamente e senza alcun problema, che i terroristi viaggino su barconi a rischio della vita, quando possono usare i traghetti che, tra le altre cose, subiscono ovviamente meno controlli rispetto ad un gommone che viene intercettato al largo, tra le onde.