Napoli – Rappresentano “un busto di giovane donna con un amorino sulle spalle”, “una figura maschile” e una “figura femminile con lungo mantello rosso” i 3 affreschi del I secolo a.C., trafugati a Pompei nel 1957, e riconsegnati oggi all’Italia insieme ad altre 22 opere d’arte rubate.
A rendere le opere al nostro Paese sono state le autorità degli Stati Uniti, al termine di lunghe e complesse indagini condotte dai Carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale in stretta collaborazione con l’Homeland Security Investigations – Immigration and Customs Enforcement, ovvero l’Ice.
I militari, in missione a New York per il rimpatrio di altre opere, hanno saputo di verifiche in corso sulla collezione privata di un magnate locale, in procinto di essere messa in vendita all’asta: l’ipotesi era che alcune delle opere potessero essere di provenienza illegale dall’Italia. Grazie alla collaborazione dell’Ice, che ha fornito tutte le immagini fotografiche dei reperti, è stato così possibile accertare che i tre affreschi erano ‘spariti’ il 26 giugno 1957 dall’ufficio Scavi della Soprintendenza Archeologica di Pompei ed inseriti nel Bollettino delle opere d’arte rubate edito dall’Arma.