Milano – E’ stata davvero terribile l’aggressione avvenuta domenica scorsa, 24 maggio, in un’area verde lungo via Gorin nel quartiere periferico di Lorenteggio a Milano dove una bambina disabile è stata presa a sassate senza che nessuno riuscisse a intervenire per evitare il peggio. La vittima, una tredicenne, è stata colpita diverse volte alla schiena, ma nella mattinata di ieri gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale hanno fatto una visita alla scuola frequentata dalla minore in via Anemoni con l’obiettivo di comprendere se quello del weekend fosse il primo episodio del genere e capire meglio come muoversi.
Nel frattempo però le indagini hanno permesso di individuare alcuni dei minori responsabili che hanno provocato alla ragazzina non solo un forte trauma, ma anche ferite giudicate guaribili in qualche giorno: alcuni hanno parlato con i propri genitori e hanno ammesso l’errore, mentre altri, soprattutto quelli più grandi, hanno preferito per ora restare in silenzio. Dalla ricostruzione sembra che i colpevoli siano stati una decina, ma è ancora difficile fare previsioni sulla loro sorte proprio perché molto dipenderà dall’età e se sia stata o meno la prima aggressione.
L’episodio, secondo le nuove rivelazioni arrivate dalla questura, è avvenuto mentre la vittima giocava con alcune sue coetanee nel parchetto poco distante da casa. Intorno alle 19.50, dopo vari minuti d’insulti e sbeffeggiamenti, comincia l’aggressione fisica. La ragazzina spaventata chiama la madre al cellulare che corre in suo aiuto. La donna racconta alla polizia di aver trovato sua figlia sotto una panchina, nascosta dalla paura.
Sempre secondo la mamma, una donna di origine pugliese, la figlia è stata vittima di altri episodi di bullismo avvenuti generalmente all’entrata o all’uscita di scuola. La disabile frequenta regolarmente la scuola media, ma non presenta alcun problema cognitivo, solo un lieve disturbo legato all’iperattività ed è per questo che viene seguita da un’insegnante di sostegno.
Sono state comunque diverse le persone che, spinte da solidarietà, si sono mostrate disposte a collaborare con le forze dell’Ordine. Una volta individuato l’evento totale dei responsabili la polizia provvederà poi a girarlo alla Procura dei Minori che valuterà come agire.