Washington – Nascondigli dei terroristi dell’Isis individuati grazie alle fotografie postate sui social network con i selfie. Lo ha rivelato un generale dell’aeronautica americana che ha spiegato come un autoscatto per celebrare una vittoria o un particolare evento può trasformarsi in informazioni preziose per le forze armate americane che sono in grado di bombardare un edificio 22 ore dopo che la foto è stata scattata.
In questo modo, recentemente, un selfie scattato davanti ad un quartier generale dell’Isis ha permesso di identificare e distruggere l’obiettivo con tre enormi bombe sganciate da un aereo e teleguidate sino all’obiettivo.
I terroristi dell’Isis usano moltissimo i social network per pubblicizzare le loro operazioni e i risultati raggiunti, anche nell’ottica del reclutamento di nuove reclute accecate dall’odio del fanatismo religioso.
L’uso dei selfie è stato utilizzato come strumento per identificare e distruggere obiettivi sensibili da parte delle forze armate impegnate a contrastare l’avanzata del califfato nero.
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