Genova -Dopo l’arrivo di altri 200 profughi in Liguria, nelle ultime ore, e l’allestimento di un centro di prima accoglienza all’interno della Fiera del Mare di Genova, con una cinquantina di brande allestite per la notte nel padiglione D, il presidente Fiera Sara Armella ha chiarito come, in ogni caso, anche in situazioni complicate come questa, sia comunque necessario salvaguardare l’attività della Fiera stessa. Fiera che, come è purtroppo tristemente noto, non starebbe peraltro attraversando uno dei suoi momenti più facili, dal punto di vista economico.
“Anche in questa emergenza, come nei casi delle alluvioni, delle tifoserie problematiche, dei precedenti arrivi di profughi, abbiamo dimostrato tutta la nostra collaborazione, ma riteniamo nel contempo necessario salvaguardare l’attività della Fiera, con i suoi dipendenti – ha dichiarato Sara Armella – Abbiamo puntato in maniera significativa anche sul periodo estivo: dobbiamo rispettare le esigenze degli utenti che hanno scelto gli spazi della nostra darsena e svolgere regolarmente le iniziative in programma anche nelle prossime settimane sotto la tensostruttura sul mare, per mantenere gli equilibri economici e gli impegni contrattuali della Società. Ma sono certa – ha puntualizzato la Armella – che saranno preferite strutture inutilizzate o poco utilizzate, che presentano già i servizi e i requisiti necessari per l’ospitalità”, ha osservato.
Intanto alla Fiera sono arrivati anche i container della Croce Rossa e del ministero dell’Interno per montare i servizi igienici, mentre i volontari hanno distribuendo vestiti e scarpe anche ai migranti appena arrivati.