Imperia – La Francia non intende cedere sulla questione dei migranti fermati a Ventimiglia e asserragliati nei pressi del confine nella speranza di passare: ha chiuso le frontiere ai migranti e non ha la minima intenzione di riaprirle. Anzi. “Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto circa 8.000 passaggi e abbiamo fatto riammettere in Italia circa 6.000 migranti – ha dichiarato il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve – Non devono passare, è l’Italia che deve farsene carico. Bisogna rispettare le regole di Schengen. Bisogna che l’Italia accetti di creare dei centri per distinguere i migranti economici irregolari dai rifugiati”.
E poche ore fa, sul blog di Beppe Grillo, ecco comparire un post dal titolo esaustivo di “Liberté, Egalité, Fraternité, Affanculé”, a firma del portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Manlio Di Stefano, che si rivolge direttamente al Premier Matteo Renzi e al Ministro degli Interni Angelino Alfano perchè si facciano finalmente sentire e rispettare in Europa e prendano una posizione ferma e, se necessario, anche estrema nei confronti della Francia, per risolvere una situazione altrettanto estrema.
“Ma com’è sta storia – scrive Di Stefano – l’Accordo di Dublino vale solo quando fa comodo a loro? Dov’è il Ministro degli Interni Angelino Alfano? Dov’è Matteo Renzi? Se gli è rimasto un briciolo di dignità (sulle competenze non mi interrogo nemmeno), volino subito dal Ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve e dal Primo Ministro Manuel Valls e pretendano il rispetto della legge. Se non ascoltati – prosegue Di Stefano – blocchino subito i fondi italiani di partecipazione all’Unione Europea, blocchino Dublino lasciando liberi i migranti di svalicare clandestinamente dai confini, ritirino il nostro ambasciatore a Parigi e chiudano subito Schengen bloccando di fatto la frontiera ai cittadini francesi, dopo qualche ora, qualche chilometro di code e le lamentele degli stessi, vedremo se qualcuno in Francia si sveglierà. Il genio di Firenze parla di Piano B? Qui serve un piano R – conclude Di Stefano – erre come rispetto. Altro che “Liberté, Égalité, Fraternité”, Affanculè!“