Mondovì (Cuneo) – Le multe per velocità eccessiva fatte con autovelox non revisionati periodicamente sono nulle.
Lo ha deciso la Corte Costituzionale accogliendo un ricorso di una automobilista che si è sempre detta certa di andare ad una velocità più bassa rispetto a quella rilevata dalle forze dell’ordine.
Ha avuto il coraggio e la costanza di arrivare sino alla Corte Costituzionale ma, alla fine ha vinto la donna che ha impugnato in Tribunale la multa presa con un autovelox mobile. Era stata fermata per mancato rispetto dei limiti di velocità ma lei aveva contestato sin da subito la multa sostenendo che la velocità rilevata non poteva essere quella che stava facendo.
Per sostenere la sua tesi la donna ha chiesto di poter visionare la certificazione dell’apparecchio Autovelox e si è accorta che non aveva subito le necessarie revisioni.
Un apparecchio elettronico deve essere ciclicamente ritarato perchè urti, calore e normale usura ne determinano un deterioramento.
La questione è stata confermata dalla sentenza della Consulta che scrive: “Appare evidente che qualsiasi strumento di misura, specie se elettronico, è soggetto a variazioni delle sue caratteristiche e quindi a variazioni dei valori misurati dovute ad invecchiamento delle proprie componenti e ad eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici e termici, variazioni della tensione di alimentazione. Si tratta di una tendenza disfunzionale naturale direttamente proporzionata all’elemento temporale. L’esonero da verifiche periodiche, o successive ad eventi di manutenzione, appare per i suddetti motivi intrinsecamente irragionevole”.