Genova – Hanno seguito le auto rubate con i Gps antifurto e hanno trovato il capannone, vicino Verona, dove venivano nascoste dentro container pronti per essere imbarcati per il Nord Africa.
La polizia stradale ha scoperto ed arrestato una banda di trafficanti di auto di lusso rubate in Liguria e nel Nord Italia e che venivano esportate in Tunisia, Marocco, Libia e Algeria attraverso semplici spedizioni via nave.
Le auto venivano rubate e portate in un capannone in provincia di Verona dove venivano caricate su container che poi venivano spediti via nave con i traghetti di linea.
Gli agenti hanno recuperato in particolare due range rover ultimo modello e che avevano istallato un servizio antifurto GPS definito “ghost” (fantasma) proprio perchè i malviventi non riescono ad identificarli e a smantellarli.
I ladri hanno così portato le forze dell’ordine direttamente nel loro “covo” permettendo di scoprire ben 8 persone, 3 italiani e 5 nord africani, intenti nelle operazioni di stoccaggio delle auto pronte per essere esportate.
Una volta arrivate in Africa diventa praticamente impossibile identificarle con i numeri di telaio e di immatricolazione a causa delle diverse pratiche burocratiche.
I ladri avevano anche ingenti quantitativi di denaro in contanti, molto probabilmente per pagare i veri autori materiali dei furti, pistole elettriche storditori e manette.
A mettere gli investigatori sulla giusta traccia l’errore di parcheggiare due auto rubate, tutte e due uguali e con il GPS funzionante, una accanto all’altra.
Gli agenti hanno sorvegliato in borghese le auto sino all’arrivo dei trafficanti e lo hanno seguiti sino al covo e qui è scattato il blitz.