Milano – Una immunoterapia per curare il Morbo di Parkinson. L’importante sviluppo della ricerca medica per sconfiggere la malattia che colpisce oltre 250mila persone in Italia passa per lo studio di una terapia immunologica. La sperimentazione, che prevede la partecipazione anche di pazienti italiani, è partita in questi giorni.
Le potenzialità dell’utilizzo di anticorpi monoclonali per aggredire la proteina chiave alla base della patologia, sono stati uno dei temi di cui si è discusso al quinto congresso nazionale dell’Accademia per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disordini del Movimento (Limpe-Dismov), tenutosi a Catania.
Ad oggi, afferma Leonardo Lopiano, ordinario di Neurologia dell’Università di Torino e presidente dell’Accademia Limpe-Dismov, “abbiamo molte opzioni terapeutiche in grado di ridurre i sintomi, quali tremore, rigidità nei movimenti, depressione. Mancano ancora, tuttavia, terapie in grado di intervenire sul processo alla base della malattia stessa”.
Stiamo pero’ “assistendo a una svolta, perche’ sono in sviluppo molecole che aggrediscono il processo fisiopatologico”, spiega Mario Zappia, ordinario di Neurologia all’Università di Catania.
“Si tratta – prosegue – di anticorpi monoclonali che vanno ad aggredire la proteina alfa-synucleina, che si deposita nei neuroni delle persone con Parkinson. In questo modo dovremmo riuscire a rallentare o bloccare, il processo neurodegenerativo”.
Da poco sono partiti studi che valuteranno l’efficacia sui pazienti. Uno, in particolare, vede coinvolta anche l’Italia insieme ad altri Paesi Europei e agli Usa.
“C’e’ grande attesa, perche’ si ritiene che possano cambiare la storia naturale della malattia, grazie a un meccanismo d’azione simile a quello oggi in uso per alcuni tipi di tumore”.