Genova – L’abbiamo vista ieri sera tinta dei colori del tricolore per ricordarci che “Andrà tutto bene”, un messaggio di speranza in questi giorni difficili per l’Italia, in piena emergenza Coronavirus.
Ma non tutti sanno che la Lanterna, simbolo per eccellenza di Genova, è uno dei fari più antichi del mondo ancora in attività.
Con i suoi 77 metri di altezza, la Lanterna è il primo faro del Mediterraneo per altezza, il secondo in Europa dopo il faro di Île Vierge, nel dipartimento francese di Finistère costruito nel 1902 e il quinto dato più alto al mondo.
Della sua storia si sa molto ma il nome del suo architetto rimane avvolto nel mistero.
La fondazione si fa risalire al 1128, anno in cui i primi documenti ufficiali del nascente Comune raccontano di una torre di segnalazione senza però menzionarne l’anno di realizzazione.
Secondo le testimonianze antiche, la primitiva struttura architettonica era composta da tronchi merlati sovrapposti alla cui sommità venivano accesi dei fasci di steli secchi per segnalare la costa.
A proposito del suo ideatore, la sua figura resta avvolta nella leggenda.
Si racconta, infatti, che terminata la costruzione del faro, i genovesi abbiano chiesto all’architetto di mostrare loro la struttura.
Una volta arrivati alla sommità della costruzione, lo avrebbero spinto nel vuoto.
Ma perché?
Per alcuni l’omicidio dell’architetto sarebbe stato il miglior modo per evitare il pagamento.
Per i più “romantici”, invece, il gesto sarebbe stato dettato dalla paura di vedere una costruzione tanto bella come quella della Lanterna anche in altri porti.