via Oberdan NerviGenova – Un post di una azienda municipalizzata “gela” le trattative in corso tra Commercianti e residenti di Nervi e Municipio e Comune per la ZSL in arrivo tra via Oberdan e piazza Pittaluga.
Dopo le proteste e il disperato appello firmato da oltre 2mila persone che temono che la nuova ZSL possa creare problemi alle attività ma anche a chi abita e vive nella zona, era stata concordata una “consultazione” per cercare di chiarire i dettagli dell’intervento e la definizione dei suoi limiti e confini.
Un “accordo” che sembra essere saltato visto che una municipalizzata ha pubblicato (e poi rimosso) sul suo profilo social un post che sembra dire il contrario.

“Completato il nuovo impianto semaforico di via Donato Somma all’altezza dell’intersezione con via Campostano, a Genova Nervi – si leggeva nel post pubblicato dalla municipalizzata sui social e poi prontamente rimosso – Il lavoro compiuto è propedeutico alla futura modifica della viabilità veicolare che sarà effettuata in via Oberdan, viale Franchini e via Campostano. Entro la fine del mese, infatti, lungo le tre vie avverrà l’inversione del senso di marcia“.

“Un post che non sembra lasciare dubbi – protestano i commercianti sul piede di guerra –  Sembra chiaro che il provvedimento scatterà nei prossimi giorni e che nessuna “trattativa” può avvenire se le decisioni sono state già prese. Questo conferma che Municipio e Comune viaggiano senza ascoltare le richieste della cittadinanza”.

La data di avvio della nuova ZSL doveva essere discussa e verificata così come il provvedimento che – secondo la denuncia dei commercianti e dei residenti – non è mai stato oggetto della partecipazione della maggior parte degli operatori economici e dei residenti.

“Hanno deciso tutto a tavolino un gruppo di commercanti e persone che a Nervi vengono a prendere l’aperitivo nel week end – denunciano i “dissidenti” – La maggior parte di chi lavora e vive a Nervi ha saputo del provvedimento solo a cose fatte e le riunioni successive sono state organizzate solo per presentare qualcosa di già deciso. Nessuno ha potuto confrontarsi con gli ideatori”.

La tensione è salita alle stelle dopo il post della municipalizzata che, di fatto, ha confermato i timori di chi teme che la decisione sia già stata presa e che nessun confronto sia oggi possibile.

“Prendiamo atto che cittadini e commercianti non hanno “peso” per chi ha preso queste decisioni – prosegue la denuncia dei “dissidenti” – ma se qualcuno pensa che resteremo in silenzio sbaglia di grosso e avrà delle sorprese”.