carcere cella sbarreGenova – Non ce l’ha fatta il giovane di 33 anni, detenuto nel carcere di Marassi, che lo scorso 2 gennaio aveva tentato di togliersi la vita nella sua cella.
L’uomo era stato salvato dagli agenti della polizia penitenziaria che lo avevano trovato appeso alle grate della sua cella. Dopo averlo liberato e rianimato, gli agenti lo avevano affidato alle cure dei medici che, però, non sono riusciti a salvargli la vita a causa delle gravi lesioni riportate nel tentativo di uccidersi.
Sul caso è stata aperta un’indagine per accertare la dinamica dei fatti anche perché il giovane sarebbe uscito di prigione del 2025 a conclusione della pena.

Si tratta dell’ennesimo caso di suicidio o tentato suicidio in carcere. L’allarme per il sovraffollamento e per la presenza di condizioni di detenzione non degne di un Paese civile viene denunciata quasi quotidianamente dalle associazioni che rappresentano i detenuti ma anche dagli stessi agenti delle forze di polizia penitenziaria, costrette ogni giorno a lavorare in condizioni estreme.