Genova – “Scogliere coralline delle Maldive: un patrimonio naturale da conservare” è il tema del nuovo appuntamento, previsto per oggi, alle 17, con il ciclo di conferenze degli Amici dell’Acquario “Viaggi, Cammini, Esplorazioni e Ricerca”.
Relatore dell’evento Monica Montefalcone, Ecologa Marina, Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita (DiSTAV), Università degli Studi di Genova.
Le scogliere coralline tropicali rappresentano un patrimonio naturale unico per il nostro pianeta in termini di biodiversità associata, servizi ecosistemici e risorse fornite all’umanità. I coralli, i principali responsabili della costruzione delle scogliere coralline, sono molto sensibili all’alterazione dei fattori ambientali come l’innalzamento della temperatura, che rappresenta la principale causa degli ormai noti eventi di sbiancamento dei coralli (bleaching) con conseguente mortalità di massa. Nel 1998, in conseguenza delle anomalie termiche avvenute su scala globale lungo tutta la fascia tropicale, le scogliere coralline delle Maldive hanno subito un massivo evento di mortalità di massa del 90% circa dei coralli.
Nel 2004 le Maldive sono state raggiunte dal disastroso tsunami di Sumatra e, nell’aprile del 2016, una nuova anomalia termica ha colpito le scogliere maldiviane con temperature delle acque superficiali tra le più alte mai registrate (2-3°C sopra la media stagionale) che si sono mantenute per diverse settimane, causando nuovi fenomeni di sbiancamento e mortalità di massa dei coralli.
A partire dal 1997 l’Università di Genova ha regolarmente condotto attività di ricerca per monitorare lo stato di salute delle scogliere coralline maldiviane, organizzando ogni anno, tra i mesi di aprile e maggio, la Crociera Scientifica alle Maldive.
La raccolta di una serie storica di dati lunga 24 anni ha permesso di studiare lo stato della comunità corallina prima, durante e dopo i diversi eventi di disturbo consentendo di valutare la capacità di ricupero nel tempo delle scogliere maldiviane.
L’alto tasso di reclutamento dei coralli e la rapida crescita delle colonie hanno permesso alle scogliere maldiviane di ricuperare nel tempo, seppur lentamente. Il processo di ricupero era ancora in atto quando, nel 2004, lo tsunami di Sumatra ha colpito gli atolli maldiviani; tuttavia, i monitoraggi degli anni successivi hanno evidenziato come questo evento abbia avuto solo un lieve impatto sulle comunità di scogliera, non causando danni eccessivi. Nel 2014, sedici anni dopo il primo fenomeno di sbiancamento massivo, le scogliere maldiviane avevano finalmente raggiunto la loro condizione originaria ma, sfortunatamente, nel 2016 un nuovo fenomeno di sbiancamento e mortalità di massa dei coralli ha nuovamente impattato lo stato di queste scogliere. I monitoraggi condotti negli anni seguenti hanno evidenziato come il ricupero dei coralli costruttori sembra stia procedendo più velocemente rispetto a quanto avvenuto dopo il 1998. Tuttavia, in alcune scogliere sottoposte a maggiori livelli di pressione antropica locale (elevata densità di popolazione e frequentazione turistica) sembra che il ricupero stia procedendo più lentamente. Le previsioni sul cambiamento climatico suggeriscono che questi eventi climatici anomali saranno inevitabilmente più frequenti negli anni a venire, mettendo a dura prova la resilienza delle scogliere coralline. In questo contesto saranno di fondamentale importanza le continue attività di ricerca e monitoraggio durante le prossime spedizioni scientifiche, al fine di verificare le strategie di adattamento e sopravvivenza delle comunità coralline e prevedere il futuro delle scogliere maldiviane.
Monica Montefalcone è ricercatrice in Ecologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita (DiSTAV) dell’Università di Genova e docente titolare dei corsi di Ecologia del Paesaggio Marino, Ecologia Marina Tropicale, Scienza Subacquea, Gestione della Biodiversità Marina.
Ha partecipato a numerose campagne scientifiche e attività sul campo in Mediterraneo e ai tropici, coordinando da più di dieci anni le spedizioni scientifiche annuali alle Maldive. Una componente importante della sua ricerca è l’adozione di tecniche di immersione scientifica per le indagini visive sul campo e il campionamento fotografico.
Ha partecipato e coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali ed è membro di diverse società scientifiche. I suoi studi hanno prodotto oltre 190 pubblicazioni scientifiche.
Gli incontri, organizzati dall’Associazione Amici dell’Acquario in collaborazione con Costa Edutainment e Università di Genova, si svolgono in presenza presso l’Auditorium dell’Acquario di Genova.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e secondo le modalità previste dalle ultime disposizioni ministeriali.
Per informazioni: tel. 010/2345.279-323, amici@costaedutainment.it; www.amiciacquario.ge.it