Genova – Momenti di comprensibile paura, questa mattina, sull’aereo che ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza, pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto Cristoforo Colombo. Il velivolo, con una settantina di persone a bordo e diretto a Roma, ha invertito la rotta pochi minuti dopo aver lasciato la pista di decollo a causa di un gabbiano che è stato risucchiato nel motore e ha provoca una avaria.
La procedura di emergenza prevede l’immediato rientro a terra per procedere alle verifiche dei danni al motore e così il pilota del volo ha invertito la rotta e seguito le normali procedure previste per questo tipo di emergenza.
Il “birdstrike”, come viene chiamato questo tipo di incidenti, può trasformarsi in una problema molto serio se l’animale (o gli animali) risucchiato provoca danni consistenti al motore e ogni anno si verificano incidenti anche gravi di questo tipo.
All’aeroporto di Genova – come in molti scali in tutto il mondo – si combatte da tempo una battaglia senza tregua con stormi di gabbiani che scambiano le piste di atterraggio e di decollo per “scogliere” e spiagge dove riposare.
Auto di servizio vengono lanciate sulle piste negli orari più a rischio per scacciare i gabbiani e si è sperimentato ogni sorta di rimedio, come speciali “cannoncini” ad aria compressa che emettono forti rumori.
Dopo un pò di tempo, però, i gabbiani capiscono che non c’è pericolo imminente e non fuggono più.
L’unico rimedio davvero efficace risulta essere quello effettuato con il falconiere, con l’addestramento di rapaci che effettuano attacchi simulati sugli stormi per spingerli ad allontanarsi.