treno polizia ferroviaria
Finale Ligure (Savona) – Aveva sparato raffiche di pallini di plastica contro alcuni ferrovieri che stavano lavorando nella stazione di Finale, lo scorso 27 dicembre per poi fuggire su un monopattino ma polizia ferroviaria è risalita a lui grazie alle telecamere di sorveglianza interna alla stazione e al circuito sulle strade della cittadina ed ha scoperto la sua identità-
Pensava di averla fatta franca il giovane di 20 anni autore del gesto ma a distanza di un pò di tempo le forze dell’ordine sono risalite a lui e hanno bussato alla sua porta.
In casa è stata trovata l’arma da softair con tanto di mirino laser e scatole di pallini identici a quelli trovati sul posto della bravata che avrebbe potuto avere conseguenze impensabili.
Nell’abitazione del giovane sono stti trovati anche 3 pistole giocattolo, munizioni per un fucile “vero”, un manganello in acciaio e diverse chiami “multiple” del tipo in uso proprio dai ferroviari.
Il ragazzo si era appostato dietro ad una siepe e con il fucile si era trasformato in una sorta di cecchino e ha sparato ripetutamente contro i ferrovieri.
Il personale è stato costretto a ripararsi in un treno temendo di essere colpito al viso o, peggio, agli occhi.
L’uso di armi da softair senza le adeguate misure di sicurezza e contro persone “ignare” è un reato e scatta la denuncia.
Inoltre Trenitalia potrebbe chiedere un grosso risarcimento ecomico al ragazzo per aver creato disagi alla partenza dei treni e per aver molestato personale che stava lavorando.