Palazzo Tursi Comune di GenovaGenova – È attiva la nuova piattaforma digitale del Comune di Genova per la partecipazione attiva dei cittadini: si chiama ProponiTi e nasce con l’obiettivo di promuovere, nella trasparenza dei processi, la gestione delle proposte di patto di collaborazione, lo strumento a disposizione degli enti locali per stringere accordi con soggetti privati nell’interesse comune della tutela e della valorizzazione del bene pubblico.

«La nuova piattaforma consente di gestire digitalmente, con pochi click, le pratiche per siglare un patto di collaborazione, incentivando un modello virtuoso in cui Genova si distingue a livello nazionale – ha commentato l’assessore ai Servizi civici e all’Informatica Marta Brusoni – I patti di collaborazione in città, infatti, sono oltre cinquecento, attivi in tutti i Municipi e riguardano svariati ambiti: dalla cura del verde, alla promozione culturale, a percorsi educativi per adulti e bambini, alla gestione di spazi pubblici».

L’Amministrazione facilita le attività identificate nel patto e contribuisce con sostegni materiali, assicurativi, logistici, promozionali o con benefici economici.

La piattaforma ProponiTi, presentata questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Tursi, è basata su tecnologia open source: i cittadini, singoli o associati, che desiderino attivare azioni di cittadinanza attiva su beni comuni, possono inserire una proposta che, attraverso un percorso di co-progettazione pubblico, può giungere fino alla firma di un patto di collaborazione. Attraverso la piattaforma sarà possibile seguire l’iter di una proposta, così come dichiarare la propria disponibilità ad aderire alla creazione di un patto in corso.

«La nostra amministrazione – conclude l’assessore Brusoni – si sta distinguendo a livello nazionale per l’elevato tasso di digitalizzazione a partire dal Fascicolo del Cittadino, che comprende ben 250 servizi e per cui la nostra amministrazione ha ricevuto, tra gli altri, il recente riconoscimento del Politecnico di Milano – Con ProponiTi, la nostra amministrazione arricchisce le proprie politiche di trasparenza dei processi amministrativi e di partecipazione attiva dei cittadini relativamente al miglioramento della qualità urbana, attraverso la digitalizzazione che rappresenta un canale formidabile di dialogo con i cittadini. Dopo il lancio di SegnalaCi, diventato un punto di riferimento per le segnalazioni, la presa a carico e la risoluzione delle criticità sul territorio comunale, l’obiettivo di ProponiTi è accrescere e qualificare le relazioni tra cittadini e pubblica amministrazione per arrivare a una gestione sempre più consapevole e partecipata della cosa pubblica».

I patti di collaborazione attivano politiche di cittadinanza attiva basate sulla collaborazione tra le istituzioni e i cittadini: in Italia sono quasi trecento le città che hanno adottato un regolamento specifico grazie al quale è possibile sviluppare progetti che cittadini e istituzioni, da soli, non potrebbero realizzare. Il patto di collaborazione è lo strumento che consente all’amministrazione e ai cittadini di definire, in forma condivisa, gli interventi di cura, le modalità di gestione e di rigenerazione dei beni comuni individuati.

Per beni comuni si intendono i beni che i cittadini e l’amministrazione considerano essenziali per il benessere individuale e collettivo anche delle generazioni future, possono essere materiali, come, ad esempio, aree verdi, piazze, strade, marciapiedi e altri spazi pubblici o aperti al pubblico, di proprietà pubblica o privata; oppure immateriali come, per esempio, la cultura o la cittadinanza digitale.

Gli interventi condivisi possono essere di piccola cura, anche occasionale (attività manutentive, di pulizia, riparative, di allestimento, di decorazione e simili), oppure di promozione della convivenza civile e dell’offerta culturale attraverso animazione territoriale, aggregazione sociale, comunicazione, iniziative educative, artistiche, formative, sportive e simili.

I patti di collaborazione, quindi, sono accordi fra soggetti privati e l’amministrazione: i cittadini singoli, i comitati informali, le imprese, associazioni o enti del terzo settore, altri enti pubblici o istituzioni religiose possono presentare proposte.