Oggi, in gran parte del Mondo, si festeggia il 1 maggio come “la festa dei Lavoratori” ma non tutti sanno quali sono le origini di questa ricorrenza che in Europa nasce a Parigi, in Francia, il 20 luglio 1889, durante il congresso della Seconda Internazionale riunito proprio nella capitale francese.
Partiva in quei giorni la protesta per chiedere la riduzione dell’orario di Lavoro a otto ore giornaliere e venne l’idea di ricordare le lotte dei lavoratori del 1886 a Chicago represse nel sangue con la polizia che uccise 11 persone nel tristemente famoso massacro di Haymarket.
Per tre giorni Chicago e altre città americane vennero sconvolte dalle proteste degli operai e dei lavoratori che chiedevano un limite “più umano” alla giornata lavorativa che poteva arrivare ad oltre 10-12 ore e in condizioni massacranti che causavano moltissimi incidenti mortali sul lavoro.
La scelta di quella giornata per celebrare la Festa dei Lavoratori venne quindi adottata in Francia e poi si diffuse a tutti i paesi europei ma anche in Russia, in Cina, in Messico, Brasile e Turchia ma, curiosamente, non negli Stati Uniti che diedero l’ispirazione.
In Italia la Festa dei Lavoratori del 1 maggio venne abolita durante il fascismo di Mussolini per riprendere nel 1947 sino ad oggi.