cane Amstaff pitbullImperia – La Asl 1 imperiese attiva il “patentino” per proprietari di cani e torna ad infiammarsi la discussione sulle numerose aggressioni di animali nei confronti di bambini e persino la morte di una donna, sbranata dal cane del fratello.
A gettare benzina sul fuoco gli addestratori di cani che non trovano traccia, sulle informazioni legare ai patentini, di corsi che prevedano lezioni “pratiche” con addestratori riconosciuti, gli unici a poter impartire le nozioni necessarie ad un buon comportamento del cane e un rapporto sano tra animale e umani.
Le persone che ogni giorno sono impegnate a “correggere” comportamenti errati e spesso generati dall’imperizia dei padroni vorrebbero che “il patentino” fosse un reale strumento di preparazione all’arrivo di un animale in casa e non solo una formalità priva dell’efficacia che si vorrebbe ottenere.

“Apprendiamo della decisione dell’ASL 1 Imperiese – spiega Ivan Schmidt – di istituire un corso formativo “patentino” che fornirà cito “nozioni sulla normativa vigente e sulle caratteristiche fisiologiche ed etologiche del cane, in modo da indirizzare il proprietario verso il possesso responsabile”. Nulla in questo fa pensare ad una parte pratica sul campo e successivamente in urbano”.

Gli addestratori lamentano il mancato coinvolgimento delle associazioni di categoria del territorio, che sono le prime a muoversi anche in casi molto difficili.
Gli operatori del settore temono che il provvedimento ligure possa ricalcare quello istituito dal Comune di Cremona, insieme al Comune di Mantova insieme all’Ordine dei Veterinari e Regione Lombardia che prevede unicamente quattro lezione online.

“Un Ente – interviene ancora Schmidt – rilascia un patentino dopo 4 lezioni di teoria online, senza tuttavia fornire le opportune nozioni pratiche sul campo ed in urbano, deve essere responsabile a tutti gli effetti di eventuali danni collaterali. Come direbbe qualcuno non si può far passare dalla serratura quello che non passa dalla porta.
Chiunque rilascia un patentino dovrebbe assumersi in futuro la responsabilità civile di un’eventuale azione dei soggetti “patentati”.

Secondo Schmidt “se io rilascio un porto d’armi ad una persona incapace di montare e smontare una un’arma, con il rischio che faccia partire un colpo per sbaglio, è colpa di chi ha rilasciato il porto d’armi o di chi ha ricevuto un porto d’armi senza le dovute competenze? Se io rilascio la patente di guida ad una persona incapace di guidare, la colpa ricade su di chi ha rilasciato la patente ad un incompetente oppure su chi ha ricevuto la patente senza possederne il diritto per mera incapacità di guida?”.

Secondo molti addestratori occorre legiferare a monte,  a livello nazionale, istituendo un patentino unico e uguale su tutto il territorio italiano che preveda una parte teorica e una parte pratica sia in campo che in urbano.
Inoltre andrebbero assolutamente fermate (vietate) le cucciolate casalinghe e controllati tutti gli spostamenti di cani dal sud al nord.