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Genova, cani liberi e aggressivi, le denunce sui social

Genova – Aggressioni tra cani in aumento, per strada, nei parchi e lungo i sentieri e crescono le lamentele, specie sui social, per gli episodi che si ripetono con una certa costanza.
L’emergenza riguarda soprattutto quelle persone che continuano a portare a spasso i loro cani dimenticando l’obbligo dell’uso del guinzaglio. Sempre più spesso, anche a causa dell’aumento esponenziale di cani in città, avviene che l’incontro tra animali si conclude con l’aggressione di uno ai danni dell’altro e il mancato uso del guinzaglio aggrava la situazione.
Numerosi, nelle ultime settimane, gli episodi avvenuti lungo le passeggiate più frequentate dai genovesi come l’acquedotto storico o le stradine che da Marassi e Quezzi salgono verso Forte Ratti e la Torre di Quezzi.
In alcuni casi i cani aggrediti sono deceduti in seguito alle ferite e molti hanno dovuto far ricorso alle cure dei veterinari per suturare tagli e vere e proprie menomazioni.
Complice anche la “moda” di acquistare cani di grossa stazza e muscolatura imponente e la scarsa propensione dei padroni a frequentare corsi di addestramento e gestione degli animali anche in presenza di evidenti problemi caratteriali del cane.
Le denunce sono complesse e spesso “disincentivate” al limite del reato di omissione di atti di ufficio e così la protesta si sposta sui social.
In vari gruppi di quartiere si leggono racconti di aggressioni e di padroni che fuggono invece di intervenire a difesa degli aggrediti, anche nel caso che le vittime siano umani.
Un comportamento che implica l’omissione di soccorso, reato penale a carico del padrone del cane.
Inoltre la responsabilità del padrone è materia di accertamento giudiziario visto che le lesioni sono comunque palesi e dimostrabili. Denunciare, quindi, non è opzionale o aleatorio ma serve anche a rendere palese un’emergenza che rischia di passare inosservata.
Mancano infatti i controlli per le strade e nei parchi e ancor più lungo i sentieri e nelle aree dove la città si “allarga” nella campagna. Controlli che non sono concessioni ma preciso dovere di chi viene allertato di una problematica.

(Foto di Archivio)

Redazione Liguria
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